Immagini IA sessualmente esplicite e violenza online su minori

Dal Revenge Porn alla diffusione non consensuale di immagini IA sessualmente esplicite generate con l’Intelligenza Artificiale, passando per la violenza on line che incombe anche su minori, Terre des Hommes ha sviluppato quattro proposte di riforma per tutelare le vittime, soprattutto se minori, di reati commessi sul web.

Nell’era digitale, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia e con il mondo online. Tuttavia, insieme alle sue potenzialità, emergono anche nuove sfide e dilemmi etici, tra cui il crescente rischio di violenza online, soprattutto nei confronti dei minori. Uno dei fenomeni più preoccupanti è rappresentato dalla diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite, fenomeno alimentato dall’avvento e dall’uso sempre più diffuso dell’IA.

In questo contesto, la proposta di rendere punibile la diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’Intelligenza Artificiale, avanzata da Terre des Hommes Italia, assume un’importanza fondamentale. Questa proposta si inserisce in un più ampio dibattito sulla necessità di riforme normative per proteggere i più vulnerabili nei confronti della crescente pervasività della tecnologia.

La violenza online sui minori e il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

La diffusione non consensuale di contenuti sessualmente espliciti su Internet rappresenta una minaccia sempre più grave per i minori, esponendoli a rischi emotivi, psicologici e sociali significativi. Questo fenomeno, noto anche come revenge porn o pornografia di vendetta, comporta la divulgazione di immagini o video intimi senza il consenso della persona coinvolta, causando danni irreparabili alla loro reputazione e al loro benessere.

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha amplificato ulteriormente questa minaccia, consentendo la creazione e la diffusione di immagini fittizie altamente realistiche, spesso indistinguibili dalle immagini reali. I deepfake, manipolazioni digitali di immagini e video utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, hanno reso più facile e veloce il processo di creazione di contenuti falsi e dannosi.

L’IA viene impiegata anche per automatizzare il processo di diffusione di contenuti dannosi attraverso bot e algoritmi di social media, aumentando la portata e la velocità con cui tali contenuti vengono diffusi e amplificati online. Questo crea un ambiente digitale ostile e pericoloso per i minori, in cui sono esposti a molestie, bullismo e sfruttamento sessuale in una scala senza precedenti.

Anche se l’IA è stata utilizzata per sviluppare algoritmi di rilevamento e moderazione dei contenuti, con l’obiettivo di identificare e rimuovere rapidamente contenuti dannosi online, l’efficacia di tali sistemi rimane limitata, poiché gli algoritmi possono essere facilmente ingannati o manipolati da chiunque abbia conoscenze tecniche sufficienti.

Di conseguenza, la combinazione di violenza online e Intelligenza Artificiale rappresenta una sfida complessa e in continua evoluzione per i legislatori, le piattaforme online e la società nel suo complesso. È fondamentale adottare un approccio olistico e multidisciplinare per affrontare questo problema, che comprenda interventi normativi, educativi e tecnologici per proteggere i minori e promuovere un ambiente online sicuro e rispettoso per tutti.

Violenza online - uno schermo di pc con la schermata blu e al centro la sagoma umana di cui si vede il cervello, di fianco dei simboli di elettronica e il computer è in un astanza blu dove c'è un maxischermo panoramico con tante immagini sopra

Implicazioni della diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’IA

La diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’Intelligenza Artificiale presenta una serie di implicazioni profonde e complesse, che spaziano dallo sfruttamento e dalla violazione della privacy individuale alla manipolazione dell’opinione pubblica e alla perpetuazione di stereotipi dannosi.

La divulgazione non consensuale di immagini sessualmente esplicite, anche se generate artificialmente, rappresenta una grave violazione individuale. Le vittime possono subire violazione della privacy e danni psicologici significativi, tra cui ansia, depressione, e isolamento sociale, a causa della perdita di controllo sulle proprie immagini e della paura del giudizio sociale.

Le immagini sessualmente esplicite possono essere utilizzate come sfruttamento e ricatto e sfruttamento da parte di individui malintenzionati. Le vittime possono essere minacciate di divulgare le loro immagini intime a meno che non soddisfino determinate richieste, causando loro stress emotivo e finanziario.

La diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite, anche se generate con l’IA, contribuisce alla creazione di un ambiente online tossico e dannoso, in cui le vittime sono soggette a molestie, bullismo e stigma sociale. Questo può avere gravi conseguenze sulla loro salute mentale e sul loro benessere emotivo.

Le immagini falsificate generate con l’IA possono essere utilizzate per manipolare l’opinione pubblica e influenzare il dibattito politico, sociale e culturale. I deepfake possono essere utilizzati per diffondere informazioni false e dannose, compromettendo la fiducia nell’informazione e minando la democrazia e la coesione sociale.

Protezione dei minori online

Le piattaforme online svolgono un ruolo cruciale nella protezione dei minori online. Purtroppo, però, spesso mancano di efficaci politiche di moderazione dei contenuti e di strumenti di segnalazione e rimozione rapida dei contenuti dannosi. Le istituzioni devono esercitare una pressione costante sulle piattaforme per implementare misure più robuste per proteggere i minori e prevenire la diffusione non consensuale di contenuti sessualmente espliciti.

È fondamentale fornire ai minori le competenze e le conoscenze necessarie per navigare in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale. Le istituzioni educative e le organizzazioni della società civile devono collaborare per sviluppare programmi educativi che insegnino ai minori come riconoscere e affrontare i rischi online, compresa la diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite.

La protezione dei minori online è una sfida globale che richiede una risposta coordinata a livello internazionale. Le istituzioni devono collaborare a livello internazionale per condividere informazioni e migliori pratiche, sviluppare standard comuni e perseguire i responsabili di reati online che coinvolgono minori.

Proteggere i minori online e garantire il loro benessere richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle piattaforme online, delle organizzazioni della società civile e della società nel suo complesso.

Le falle del sistema legale e il ruolo delle istituzioni

La diffusione di immagini generate con l’IA presenta sfide uniche per il sistema legale, poiché le vittime possono avere difficoltà a dimostrare la falsità delle immagini e a identificare i responsabili della diffusione non consensuale. Questo rende più difficile ottenere giustizia e protezione legale per le vittime.

Affrontare efficacemente le implicazioni della diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’IA richiede un impegno congiunto da parte dei governi, delle piattaforme online, delle organizzazioni della società civile e della società nel suo complesso. Sono necessarie misure legislative, interventi tecnologici e programmi educativi per proteggere le vittime, prevenire la violenza online e promuovere un ambiente digitale sicuro e rispettoso per tutti.

La diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’IA solleva importanti questioni riguardanti la protezione dei minori online e il ruolo delle istituzioni nel garantire la loro sicurezza e benessere, come la responsabilità delle piattaforme online, l’educazione digitale, la legislazione e le normative, il supporto alle vittime e la collaborazione internazionale.

Le istituzioni legislative devono adottare misure più rigorose per affrontare la violenza online e proteggere i minori. Ciò include l’introduzione di leggi specifiche che rendano punibili la diffusione non consensuale di immagini generate con l’IA e l’obbligo per le piattaforme online di collaborare con le autorità per identificare e perseguire i responsabili di reati online.

Le istituzioni devono garantire che le vittime di violenza online, compresa la diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite, abbiano accesso a supporto psicologico, legale e sociale adeguato. È essenziale fornire alle vittime le risorse necessarie per affrontare le conseguenze emotive e psicologiche di tali esperienze e per perseguire i responsabili dei reati.

Contesto attuale della violenza online su minori: sfide e lacune normative

La violenza online su minori è un fenomeno diffuso e in continua crescita, alimentato dall’accesso sempre più precoce e diffuso alla tecnologia e ai social media. Questo fenomeno presenta una serie di sfide e lacune normative che compromettono la protezione dei minori e la punizione dei responsabili.

Una delle principali sfide è rappresentata dalla difficoltà nel definire e individuare le forme di violenza online, che possono variare dalla diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite alla pedopornografia, al cyberbullismo e all’adescamento online. La mancanza di una definizione chiara e uniforme di questi reati rende difficile la raccolta di dati accurati e la valutazione dell’entità del problema.

Inoltre, le normative esistenti spesso non sono sufficientemente aggiornate o adatte a affrontare le sfide della violenza online su minori. Le leggi possono essere lacunose o insufficienti nel definire le responsabilità delle piattaforme online e nel garantire una rapida e efficace rimozione dei contenuti dannosi. In molti casi, le leggi nazionali non sono armonizzate a livello internazionale, complicando ulteriormente la persecuzione dei responsabili di reati online che coinvolgono minori.

Un’altra sfida importante è rappresentata dalla mancanza di risorse e competenze specializzate nel settore della sicurezza online per minori. Le istituzioni spesso non dispongono delle risorse necessarie per affrontare in modo efficace la violenza online su minori, compresa la formazione del personale e lo sviluppo di strumenti tecnologici avanzati per identificare e contrastare i reati online.

Infine, la sottovalutazione sociale della gravità della violenza online su minori e la tendenza a colpevolizzare le vittime possono ostacolare la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura di rispetto e responsabilità online per proteggere i minori e garantire loro un ambiente digitale sicuro e inclusivo.

Le proposte di riforma di Terre des Hommes Italia

Recentemente, Terre des Hommes Italia ha presentato una serie di proposte di riforma normativa volte a contrastare i rischi della violenza online, compresa la diffusione non consensuale di immagini sessualmente esplicite generate con l’Intelligenza Artificiale. Queste proposte, sviluppate in collaborazione con esperti giuristi e presentate durante un incontro dedicato alla violenza online e agli adolescenti, puntano a colmare le lacune normative attuali e a fornire una maggiore tutela per le vittime, in particolare i minori.

Le proposte includono l’introduzione di nuove leggi che rendano punibile la diffusione non consensuale di immagini generate con l’IA, obblighino le piattaforme web a collaborare con le autorità per identificare gli autori di reati online e stabiliscano con chiarezza la giurisdizione e la competenza territoriale dei reati commessi attraverso i social media e la rete.

Le proposte normative elaborate con il team di esperti legali evidenziano i limiti che ancora oggi incontra chi cerca giustizia per i crimini di violenza sul web. Non possiamo accettare che a pagare le conseguenze peggiori siano dei minori.”” spiega Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes. “Sono i ragazzi stessi a chiedere regole più efficaci, come testimoniato dall’ultimo Osservatorio indifesa che rivela quanto gli adolescenti siano consapevoli dei numerosi pericoli del web, adescamento, furto di identità, violazione della privacy, molestie e cyberbullismo, ma meno informati e preparati su come prevenire e proteggersi da questi pericoli.” conclude Giannotta. Dal rapporto, infatti, emerge che il 60% dei ragazzi e delle ragazze italiane vorrebbe una maggiore regolamentazione della rete.

L’Osservatorio indifesa ha evidenziato come i ragazzi siano consapevoli dei rischi del web, ma spesso poco preparati su come proteggersi. La maggioranza dei giovani italiani desidera una maggiore regolamentazione della rete, evidenziando l’urgenza di interventi normativi adeguati.

Tutela più efficace per le vittime di crimini online

Le proposte di Terre des Hommes mirano a modificare le leggi esistenti per assicurare una tutela più efficace per le vittime di crimini online e garantire il riconoscimento dei loro diritti. Attualmente, le leggi italiane spesso non riescono a punire gli autori di reati online, a causa delle limitazioni delle normative esistenti e della complessità delle indagini.

Le leggi di cui il Paese[1] si è dotato, infatti, non riescono ancora a garantire la punibilità dell’autore, sia perché le fattispecie di reato non sempre possono rientrare nelle loro maglie, sia perché sussistono ancora molti elementi che limitano le indagini, la possibilità di identificare l’autore dei reati o la rimozione rapida dei contenuti.

Terre des Hommes

Inoltre, l’uso sempre più diffuso di software con IA ha ampliato le possibilità di reati online, in particolare per quanto riguarda la diffusione non consensuale di contenuti sessualmente espliciti generati artificialmente. Questo fenomeno richiede urgentemente una risposta normativa adeguata per proteggere i minori e garantire un ambiente online sicuro e rispettoso.

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GianPiero Trovato
GianPiero Trovato
Mangio libri di cibernetica, insalate di matematica, amo la tecnologia e senza non posso vivere. Sono curioso e soddisfare le curiosità altrui è la mia mission. La rete è il mio mondo e la mia casa.