Invecchiamento, il segreto della longevità nello stile di vita.

Come è possibile ritardare l’invecchiamento e quindi garantirsi una longevità di alta qualità?

Il processo di invecchiamento inizia prima ancora della nascita, ad ogni ticchettio dell’orologio ognuno di noi sta invecchiando. Vivere significa continuo e costante cambiamento e, l’invecchiamento, è un cambiamento nel tempo. Se comprendiamo che è un processo che dura tutta la vita, e non un interruttore che viene attivato dopo i 60 anni, possiamo sentirci autorizzati a rendere ogni età che stiamo vivendo la più appagante e significativa possibile. L’invecchiamento è un processo universale perché avviene in tutte le cellule e in tutte le specie. Ma non è uniforme, perché il modo in cui invecchiamo è influenzato da numerosi fattori, su molti dei quali possiamo intervenire in maniera positiva ed efficace.

Sono molteplici, infatti, le malattie che si possono evitare adottando stili di vita più sani. Ovverosia modificando errate abitudini alimentari, migliorando la postura, praticando attività fisica e avendo un corretto approccio mentale alla vita. C’è molto pessimismo sull’invecchiamento e molte persone pensano che la malattia nella vecchiaia sia inevitabile. Occorre al contrario avere la consapevolezza che la salute può essere salvaguardata e mantenuta nel tempo. Come sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con una buona salute una vita più lunga, vissuta con pienezza, offre la possibilità di perseguire nuove attività, di dedicarsi a passioni a lungo trascurate, o anche impegnarsi in nuove attività lavorative.

La salute orale come fattore di longevità

Mantenere una bocca e una dentatura sana ed efficiente durante gli anni della terza età significa investire sulla propria longevità. Sappiamo quanto la salute orale sia intimamente legata alla salute di tutto l’organismo e come infezioni originate da gengive infette o da denti cariati possano raggiungere ogni le parti del corpo. Sia la parodontite, sia le lesioni cariose possono portare alla perdita dei denti e, di conseguenza, alla difficoltà di alimentarsi nel modo corretto, causando spesso problemi di malnutrizione. Queste infezioni, inoltre, aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiache, diabete, ictus, problemi ai reni.

Le persone anziane fanno generalmente più fatica ad avere una buona igiene orale. Ciò avviene per la ridotta manualità, la vista meno acuta, la secchezza della bocca legata a una minor produzione di saliva, o come effetto collaterale dei farmaci. Oltre al fatto che gli anziani bevono poco. Se la bocca si mantiene sana la salute complessiva dell’anziano sarà buona e una buona salute è sinonimo di longevità.

Longevità invecchiamento e stile di vita anche la salute orale influisce nella foto una visita dentistica su un paziente in poltrona  con medico e assistente

Se ti mantieni attivo dopo la pensione ti allunghi la vita

La letteratura medica abbonda di pubblicazioni che testimoniano l’azione benefica per la salute e per la longevità, di tutte le forme di attività. Siano esse produttive o semplicemente ricreative, fisiche o sportive, attività intellettuali, attività domestiche o artistiche. Tutte le varie forme di attività riducono la mortalità, aumentano l’aspettativa di vita sana, migliorano e mantengono le funzioni cognitive. Inoltre stimolano il cervello attraverso la neuroplasticità e inducono la formazione di nuove connessioni tra i neuroni.

Un momento critico nella vita delle persone è il passaggio al pensionamento. Quando non si intraprende una nuova attività, questo passaggio può portare alla perdita di relazioni sociali e al senso di appartenenza. Può, inoltre, comportare una diminuzione della qualità della vita e una sensazione di inutilità con conseguente tendenza alla depressione. Su questo solido dato scientifico si devono basare varie forme di prevenzione sociali e individuali che, se messe in atto, possono promuovere una longevità sana e produttiva.

“Non siamo colpevoli delle nostre malattie, ma siamo, almeno in parte, responsabili della nostra salute “

Umberto Veronesi

Un patto terapeutico per la longevità

Il principale risultato ottenuto dal progresso della scienza medica è sostanzialmente rappresentato dall’allungamento della durata della vita. A questo, sfortunatamente, non si associa il contestuale mantenimento di una buona qualità di vita. Sempre più persone invecchiano con un carico di patologie cronico degenerative che limitano largamente la loro autosufficienza. E’ convinzione comune che per fare prevenzione sia necessario sottoporsi a esami con lo scopo di individuare precocemente una malattia che, tuttavia, è già presente. Ben diverso è intervenire sui meccanismi responsabili di una malattia, evitando che questa si sviluppi.

La promozione di stili di vita più sani gioca un ruolo fondamentale nel prevenire molte patologie, in particolare quelle croniche. E’ nelle nostre abitudini quotidiane che si annidano, infatti, i maggiori rischi per la salute, e, lo stile di vita, da questo punto di vista, è assimilabile ad un farmaco. Sappiamo, tuttavia, che introdurre modifiche permanenti nelle nostre abitudini è un’impresa difficile, e, il semplice consiglio di diminuire di peso, di smettere di fumare o di fare attività fisica, non sortisce alcun effetto pratico nella stragrande maggioranza dei pazienti. Per favorire l’adesione convinta al programma di adottare stili di vita corretti, è determinante la qualità della relazione che si instaura tra il paziente e il medico, che deve configurarsi come una vera e propria partnership, basata sulla fiducia reciproca e sulle abilità di entrambe le parti di stringere un patto terapeutico.

Dr. Paolo Levis
Dr. Paolo Levis
Laurea in Medicina e Chirurgia. Specializzazione in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso. Specializzazione in Odontostomatologia e Protesi Dentaria. Master in Sviluppo della Salute orale nelle comunità svantaggiate e nei Paesi in via di sviluppo. Membro dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP), socio della Società Italiana di Parodontologia (SIdP), membro della Digital Dental Academy, socio del Florence Perio Group.