Pagamenti contactless per trasporti pubblici: pro o contro?

Nell’era digitale in cui viviamo, l’evoluzione dei sistemi di pagamento è un riflesso della nostra incessante ricerca di praticità e sicurezza e uno dei fenomeni più recenti che ha trasformato radicalmente il modo in cui effettuiamo le transazioni finanziarie è l’emergere dei pagamenti contactless. Da quando è nato il primo bancomat nel lontano passato, il mondo dei pagamenti ha continuato a evolversi, portandoci ad abbracciare tecnologie sempre più avanzate che rendono il processo di pagamento più semplice ed efficiente.

L’Evolutione dei Pagamenti Elettronici

Il concetto di pagamenti elettronici ha origine nel lontano 1967 quando, presso una filiale della Barclays Bank a Londra, compare il primo bancomat. Da quel momento, il mondo ha assistito a un rapido sviluppo delle tecnologie di pagamento, con l’introduzione delle carte di credito e di debito che hanno gradualmente sostituito il contante come mezzo principale di transazione.

Negli ultimi anni, una delle innovazioni più significative nel settore dei pagamenti è stata l’introduzione dei pagamenti contactless. Questa tecnologia consente agli utenti di effettuare transazioni finanziarie semplicemente avvicinando la propria carta di pagamento o il proprio dispositivo mobile a un terminale di pagamento, senza la necessità di inserire un PIN o di firmare uno scontrino. Il primo passo significativo verso questa forma di pagamento senza contatto risale al 1997, quando la società Visa ha lanciato il sistema di pagamento “Wave and Pay” a prossimità.

Cos’è il Pagamento Contactless e quali vantaggi da?

I pagamenti contactless sono possibili grazie alla tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) o NFC (Near Field Communication), che consente la comunicazione tra la carta di pagamento o il dispositivo mobile e il terminale di pagamento. Quando la carta o il dispositivo sono tenuti vicino al terminale, avviene una trasmissione sicura dei dati che permette l’elaborazione della transazione in modo rapido e sicuro.

Uno dei principali vantaggi dei pagamenti contactless è la loro velocità e praticità. Con un semplice tocco o avvicinamento, è possibile completare una transazione in pochi secondi, rendendo il processo di pagamento molto più veloce rispetto all’inserimento di un PIN o alla firma di uno scontrino. Inoltre, i pagamenti contactless offrono un livello aggiuntivo di sicurezza, in quanto i dati sensibili sono criptati e non vengono trasmessi durante la transazione, riducendo il rischio di frodi.

I pagamenti contactless rappresentano un importante passo avanti nell’evoluzione dei sistemi di pagamento, offrendo una combinazione vincente di sicurezza, convenienza e velocità. Con sempre più esercizi commerciali che adottano questa tecnologia e un numero crescente di consumatori che la utilizzano abitualmente, è chiaro che i pagamenti contactless stanno rapidamente diventando il nuovo standard nel mondo delle transazioni finanziarie. Uno standard che può incentivare l’uso dei trasporti pubblici e rendere più semplice e rapido l’accesso ai mezzi.

Il sondaggio di Visa

L’adozione dei pagamenti contactless sta rivoluzionando l’esperienza di pagamento nei trasporti pubblici, offrendo agli utenti un accesso rapido e senza contatto ai servizi di mobilità urbana. Secondo una recente ricerca condotta da Visa, quasi un terzo degli italiani intervistati (28%) ha già abbracciato questa soluzione per pagare digitalmente i trasporti pubblici, utilizzando carte fisiche o virtualizzate.

Vantaggi e Preferenze degli Utenti

Coloro che utilizzano il pagamento contactless riconoscono diversi vantaggi, tra cui la comodità dell’acquisto del biglietto senza contanti (46%), la facilità d’uso (45%) e la velocità del pagamento (41%). Inoltre, il 33% degli intervistati considera la salvaguardia dell’ambiente come un vantaggio aggiuntivo di questo metodo di pagamento.

Il 72% degli italiani intervistati si è dichiarato aperto alle innovazioni tecnologiche che semplificano l’esperienza di pagamento nei trasporti pubblici, suggerendo un potenziale di crescita significativo per l’adozione del pagamento contactless. Solo il 20% degli intervistati ritiene che il contante rimarrà la forma di pagamento preferita, indicando una tendenza verso un maggiore utilizzo delle soluzioni digitali.

Perchè gli italiani non usano il contactless per i trasporti pubblici?

Tuttavia, il mancato utilizzo del servizio da parte di alcuni intervistati è attribuito principalmente alla scarsa informazione. Il 70% degli italiani che attualmente non utilizzano il pagamento contactless desidera conoscere meglio i vari aspetti del servizio, con la maggior parte che riconosce l’azienda di trasporto locale (54%) e il Comune (28%) come fonti autorevoli di informazioni.

Il pagamento contactless sta diventando un processo universale che semplifica l’esperienza di trasporto pubblico in tutto il mondo” – sottolinea Stefano M. Stoppani, Country Manager di Visa in Italia.

Sarà possibile accedere alle varie aree urbane con la garanzia della miglior tariffa anche quando non si conosce il sistema o non si parla la lingua locale: il contactless offre essenzialmente la stessa esperienza d’uso, semplice, veloce, intelligente e sicura, ovunque si vada, creando un modo di spostarsi sulla rete di trasporto pubblica conveniente, facile e amico dell’ambiente. Ma perché il più ampio numero di utenti possa beneficiarne, bisogna collaborare a livello di ecosistema per colmare il gap di informazione e far conoscere a tutti questo servizio.”

Cosa si dovrebbe migliorare? I suggerimenti degli utenti

Il servizio contactless è valutato positivamente dal 75% di coloro che ne fanno uso. Dallo studio emergono ulteriori aree di miglioramento suggerite dagli utenti stessi, tra queste la disponibilità di lettori contactless su tutti i mezzi di superficie (indicata dal 35% degli intervistati) e su più tornelli della metropolitana (25%), l’abilitazione di funzionalità multi-passeggero (32%), l’accettazione di tutte le tipologie di carte sul tornello (32%), oltre che la presenza di un lettore sempre funzionante per l’accettazione dei pagamenti contactless sui mezzi pubblici (34%).

Tra le leve che potrebbero incentivare l’utilizzo del contactless, il 45% dei non utilizzatori del servizio ha indicato il cash back sui biglietti acquistati, il 43% una maggiore informazione sulla sicurezza e le modalità di fruizione, mentre il 38% la gratuità sul primo biglietto.

Guardando al futuro, il pagamento contactless potrebbe aprire la strada allo sviluppo di soluzioni di mobilità integrata (Mobility as a Service), come indicato dall’80% di coloro che già pagano digitalmente i mezzi pubblici. Questo potrebbe consentire agli utenti di accedere a una gamma più ampia di servizi di trasporto pubblico e privato attraverso un’unica piattaforma di pagamento.

E il futuro?

Il passo successivo – conclude Stoppanisarà la possibilità, attraverso un unico strumento di pagamento, di accedere a una mobilità integrata che comprenda servizi di trasporto pubblico e privato in modalità Mobility as a Service (es: treni, bus, taxi, car/scooter/bike sharing, etc.). Ancora una volta il coordinamento a livello di ecosistema politico e industriale è cruciale per la realizzazione di questo obiettivo”.

In questo contesto, più della metà degli intervistati (63%) si è dimostrata aperta all’opportunità, con una propensione più alta tra coloro che già utilizzano il servizio contactless (80%). Gli interessati all’abilitazione di una tariffa unica vorrebbero, insieme ai servizi di trasporto pubblico, il pagamento dei parcheggi di auto, moto o scooter (55%), il servizio di car sharing (38%) e di bike sharing (36%), oltre che le corse dei taxi (34%).

Commissionata da Visa e condotta da Ipsos tra il 6 e il 20 settembre 2023, la ricerca “I pagamenti digitali in mobilità” ha coinvolto 4.000 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni tramite interviste online realizzate in alcune specifiche città e relative province dove il servizio contactless sui mezzi pubblici è attualmente attivo: Milano, Torino, Nord (Brescia, Bergamo, Varese, Padova, Verona, Mantova, Portofino e Genova), Emilia Romagna (Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Ferrara, Forlì, Cesena, Rimini, Carpi, Sassuolo, Imola e Piacenza), Roma, Napoli e Bari.

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GianPiero Trovato
GianPiero Trovato
Mangio libri di cibernetica, insalate di matematica, amo la tecnologia e senza non posso vivere. Sono curioso e soddisfare le curiosità altrui è la mia mission. La rete è il mio mondo e la mia casa.