Galateo a tavola: 5 Cose che sbagliamo facilmente… dal brindisi al buffet!

Oggi esploriamo l’universo del Galateo a tavola e cinque piccole regole che quasi tutti sbagliamo molto facilmente. Ad esempio, lo sapete che il Galateo prevede che sia di cattivo gusto dire “buon appettito”? Lo sapevate che, anche se è ammessa, c’è un modo per fare “la scarpetta”? E ancora: lo sapevate che non è una buona idea regalare del vino quando si è invitati ad un pranzo o ad una cena? E con il brindisi, come la mettiamo? Si battono i calici o no? Infine, il cellulare, va a destra o a sinistra del piatto?

Per carità, non è nostra intenzione farei “bacchettoni” ma, per semplice curiosità, vediamo quali sarebbero i comportamenti corretti da tenere a tavola, previsti dal Galateo.

E allora, benvenuti al grande banchetto dell’etichetta a tavola, dove la convivialità danza sul filo sottile tra tradizione e modernità. In questo viaggio culinario, oggi esploreremo le prime cinque regole del galateo che, spesso senza accorgercene, trasgrediamo con un tocco di leggerezza. Preparatevi a scoprire come rendere i vostri pasti un’esperienza ancora più raffinata e piacevole, senza rinunciare al gusto e alla spensieratezza.

Le cinque regole di oggi riguardano il brindisi e l’aperitivo.

Qual è il vino migliore per un brindisi?

Il momento del brindisi rappresenta l’apice dei momenti conviviali secondo il galateo a tavola. È essenziale conoscere le regole che governano questo gesto, specialmente in contesti formali o in occasioni sociali dove si brinda con persone sconosciute. E’ qui che entrano in gioco le piccole ma significative sfumature che caratterizzano il brindisi perfetto, dalla scelta del vino al modo di tenere il bicchiere e alle parole pronunciate durante l’atto stesso.

Secondo il galateo, le bollicine sono sempre la scelta perfetta per un brindisi. In particolare, quando si è ospiti a casa di qualcuno, le bollicine rappresentano il regalo ideale. Evitare di portare vino bianco o rosso, poiché potrebbe mettere in imbarazzo i padroni di casa nel doverlo aprire, specialmente se non si abbina bene alle portate previste.

E quando si tratta di stappare una bottiglia di bollicine, il Galateo raccomanda discrezione. Evitiamo di fare il botto in stile Capodanno, dove ogni volta si corre il pericolo di arrivare in pronto soccorso con un’ematoma all’occhio causato dal tappo! A meno che non ci si trovi in una festa informale, dove le regole si rilassano e stappare con il botto è accettabile, cerchiamo di aprire la bottiglia con eleganza, senza infilarci a cavalcioni sopra il collo o puntarla verso chi ci sta poco simpatico. Un gesto più elegante con la bottiglia appoggiata al tavolo e una leggera manovra sul sughero sarà più che sufficiente per stappare le bollicine.

Ora che abbiamo stappato il Moet Sciandonio, vediamo come si tiene un bicchiere.

delle bottigle di spumante in un secchiello con il ghiaccio

Coppa o stelo?

Un errore comune è tenere il calice di vino per la coppa anziché per lo stelo. Questo non solo può riscaldare il vino, ma può anche risultare poco elegante dal punto di vista del galateo. La peggiore infrazione è tenere il calice dalla base, un gesto che può apparire ridicolo agli occhi degli altri commensali.

Indipendentemente dal momento, il bicchiere va sempre tenuto per lo stelo. Questo non solo rispetta il galateo, ma è anche una pratica sensata poiché tenendo le dita intorno alla coppa si rischia di surriscaldare il vino, compromettendo il piacere delle bollicine.

Il Brindisi: cin cin si o no?

Un brindisi è un augurio e può essere accompagnato da un pensiero sentito per coloro che brindano con noi. Evitare l’uso dell’espressione “cin cin”, che ha origini goliardiche e poco adatte a un momento così significativo. Un semplice “auguri” è sempre appropriato.

Durante il brindisi, i bicchieri non devono assolutamente toccarsi. Basta uno sguardo tra i partecipanti per condividere il momento, senza la necessità di compiere acrobazie per far sfiorare i bicchieri. Il galateo suggerisce di evitare rumori eccessivi durante il gesto.

Per gli astemi: sappiate che brindare con l’acqua è blasfemo! Esistono fior fiore di superstizioni legate a questa pratica. Alcuni detti marinareschi suggeriscono che chi brinda con l’acqua muore per annegamento, mentre nell’antica Grecia si brindava con l’acqua esclusivamente durante i funerali.

Veniamo al tintinnio dei bicchieri. Durante il brindisi, è importante alzare i calici senza farli toccare e senza dire “cin cin”, un’espressione poco adatta a un momento così significativo. Questa parola ha origini che richiamano significati sacrali e, in alcune culture, può essere fraintesa. È preferibile optare per un semplice “alla salute”, più consonante con l’atmosfera conviviale del momento.

Ed ora, tutti al Buffet!

Croce e delizia degli italiani, il buffet è dove diamo il meglio di noi. Che sia ad un vernissage o su una nave da crociera, i cinghiali del buffet sono sempre in agguato. Pronti come i centometristi alle olimpiadi, scattano con una tecnica raffinata nel corso degli anni. Tre ore prima si sono già paraculati i camerieri per sapere la posizione esatta dei piatti e strategicamente sanno dove indirizzarsi. Ma soprattutto, come dei veri prestigiatori, hanno quattro braccia come la Dea Kalì per arraffare cibo ovunque contemporaneamente.

Il risultato sarà un piatto che traborda di cibo buttato a muzzo, alla faccia dello chef che ne aveva curato la presentazione.

Bene, vi prego, abbandonate questa compulsiva abitudine e fate pace con lo stomaco. In altre parti del mondo c’è chi muore di fame e il vostro piatto è un insulto alla miseria. Non siete così affamati e poveri da fare questa meschina figura, quindi, fate i bravi.

Il galateo a tavola, in questo caso, prevede che durante un buffet, sia essenziale evitare code e caos. Gli ospiti dovrebbero concentrarsi sulla conversazione piuttosto che sul cibo. È importante mantenere la mano destra libera per offrire saluti e presentarsi. Inoltre, è fondamentale utilizzare un tovagliolo per pulire la mano che si usa per mangiare. Si consiglia di prendere al massimo tre alimenti nel proprio piattino e di non consumarli direttamente con la forchetta, mantenendo così un’atmosfera distinta e ordinata.

un lungo tavolo con tanti piatti con del cibo a buffet e tanta gente intorno che si accalca disordinatamente e una persona ha il piatto pieno e si intrufola per prendere tanto cibo
immagine generata con AI Bing

Come si mangiano le olive?

Le olive, seppur deliziose, possono rappresentare un piccolo dilemma durante un aperitivo. Come si mangiano correttamente? Anche qui, ricorriamo al Galateo che ci fornisce preziosi consigli su questo antico rituale.

Idealmente, le olive dovrebbero essere servite con una ciotolina dedicata e posate da due rebbi per ciascun commensale. In mancanza di queste attrezzature, è accettabile prendere le olive con la mano destra, poiché è considerata la mano pura. Secondo antiche tradizioni, la mano sinistra è associata all’impurità. Il nocciolo va posto con cura nella parte inferiore della mano chiusa e poi depositato nella ciotolina apposita.

Sputare il nocciolo richiede discrezione ed eleganza. Chiudere la mano a pugno, portare il nocciolo al pugno e farlo scivolare nella parte inferiore della mano, ancora chiusa, è il modo corretto di procedere. Questo gesto, seppur semplice, contribuisce a mantenere l’ambiente in tavola ordinato e rispettoso.

Vietato gli Stuzzicadenti:

Qui il Galateo è particolarmente rigoroso: l’uso degli stuzzicadenti a tavola è assolutamente da evitare. L’impiego di stuzzicadenti rappresenta una mancanza di raffinatezza e non è consonante con l’atmosfera conviviale della cena.

Galateo a tavola - delle ciotole di vetro con olive nere e olive verdi, vicino dei bicchierini con degli stuzzicadenti dentro e con sopra il simbolo del segnale di divieto

Perchè è sbagliato portare vino in dono a chi ci ha invitato?

Esprimere gratitudine verso chi ci ospita è un gesto di cortesia fondamentale. Ma, se si desidera portare un piccolo presente, è importante farlo con attenzione e rispetto delle regole del galateo.

Ma perché mai il vino non è un regalo appropriato per una cena?

Secondo le buone regole del Galateo, questo gesto potrebbe mettere in imbarazzo il padrone di casa, che potrebbe sentirsi obbligato a servirlo anche se non si adatta al menu.

Se si sceglie di portare un regalo, questo dovrebbe essere un piccolo segno di ringraziamento, come ad esempio una piantina. Tuttavia, vanno evitati cibi e bevande che potrebbero interferire con il menu.

Ci sono due eccezioni, però, che potrebbero graziarvi: se siete intimi con gli amici che vi hanno invitato, le bollicine sono ben accette, specialmente se già fredde e pronte per l’aperitivo. Altrimenti, se i padroni di casa sono appassionati di vino, una bottiglia d’annata da conservare in cantina può essere un regalo gradito.

Fine lesson Uan!

Per oggi abbiamo finito, ma il “corso di buone malniere” con il “Galateo a tavola” continua. Quindi non perdete la prossima puntata con altre cinque cose che sbgliamo facilmente. Nel frattempo, divertitevi a fare il test di buone maniere (clicca qui) e lasciate nei commenti qui sotto il vostro punteggio!

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”