I pazienti: al centro di un’odontoiatria in evoluzione.

Nei prossimi anni assisteremo a un progressivo aumento dell’età media dei pazienti degli studi odontoiatrici a cui  dovremo saper donare una corretta funzione e una ottima estetica. La cosiddetta odontoiatria della quarta età. E’ difficile definire cosa si intenda per quarta età dato che oggi tantissimi ultra ottantenni stanno benissimo e conducono una vita sociale simile ai più giovani. Ma si dovrà necessariamente pensare in prospettiva e prevedere che questi soggetti dopo un certo numero di anni potranno avere maggiori difficoltà di igiene e mantenimento del manufatto protesico. Questi pazienti sono al centro di nuovi approcci e cambiamenti in odontoiatria.

Il team, odontoiatra e odontotecnico, dovrà allora possedere competenze specifiche perché l’approccio terapeutico con questi pazienti dovrà essere necessariamente diverso. Il paziente anziano non può ricevere un trattamento di serie B, compete all’odontoiatra studiare il miglior progetto possibile per quel particolare paziente.

Il paziente non può stare in panchina

La sanità è un gioco di squadra e il paziente non può…stare in panchina. Una prestigiosa rivista americana di medicina, ha pubblicato uno studio che dimostra quanto sia importante la partecipazione e il coinvolgimento attivo dei pazienti per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’assistenza sanitaria. Ormai siamo tutti d’accordo che un coinvolgimento  del paziente è fondamentale per ottenere risultati clinici migliori e più duraturi. Infatti un paziente consapevole non è solo più attento alle prescrizioni mediche, ma anche più capace di attivarsi in modo corretto ai primi sintomi prevenendo, per esempio, la recidiva di una malattia e di mettersi in contatto con il clinico tempestivamente. E’ inoltre, ambasciatore di buone pratiche di gestione della salute presso i propri familiari, i conoscenti e la propria comunità.

Il potere innovativo di questo concetto consiste nella valorizzazione del ruolo attivo della persona. Il paziente deve essere messo al centro dell’azione terapeutica e deve diventarne co-autore, responsabile e consapevole. Tutto questo non può che essere il risultato di un gioco di squadra tra medico, sistema sanitario, rete sociale, in cui il paziente è il principale protagonista.

La cultura odontoiatrica sta cambiando

Possiamo definire Odontoiatria 1.0 dei decenni passati quella dedicata al trattamento di problematiche dentali esclusivamente nel momento in cui si presentavano. Cioè per lo più intervenendo in emergenza in presenza di dolore, infezioni, inestetismi improvvisi; generalmente non era prevista alcuna forma di prevenzione delle principali patologia della bocca. Con l’Odontoiatria 2.0 inizia una nuova era di erogazione di prestazione sanitaria orale. Più centrata sul paziente,  basata sui risultati e a cui ha fatto seguito l’Odontoiatria 3.0, mirata alla prevenzione delle patologie orali, con significativi benefici individuali e sociali.

I pazienti: al centro di un'odontoiatria in evoluzione. un medico odontoiatra con occhiali  laser 3d di ultima generazione visita una paziente

E’ arrivato il momento di sviluppare una nuova cultura odontoiatrica, più moderna, attuale, al passo con i cambiamenti sociali e demografici del paese, l’Odontoiatria 4.0 in cui il dentista, avvalendosi di alte competenze professionali e dotato di tecnologie avanzate, deve rivestire un ruolo nevralgico nel prevenire, diagnosticare, monitorare condizioni di salute generale. Sono convinto che non servirà una campagna nazionale di sensibilizzazione, ma sarà un cambio di atteggiamento dei singoli, vero motore di una rivoluzione che ha nel sentire comune professionale il suo valore. Sarà la nostra coscienza professionale a guidare il cambiamento.

La medicina orale

Credo sia ora di voltare pagina e dare finalmente seguito all’idea di sviluppare un nuovo concetto di medicina orale sensibilizzando il mondo medico, odontoiatrico ma anche il pubblico, sull’importanza del cavo orale quale finestra della salute generale e su quanto studiarne i rapporti con il resto del corpo possa risultare determinante per costruire una nuova metodologia di cura e prevenzione.

E’ arrivato il momento di diffondere una nuova visione della medicina in cui i professionisti di ogni area escano dal proprio ambito di studio per incontrarsi all’interno di un campo più ampio e ricco di informazioni, dove ognuno possa apportare un contributo unico al lavoro dell’altro e dove l’integrazione interdisciplinare possa determinare approcci terapeutici sicuramente più efficaci.

Dr. Paolo Levis
Dr. Paolo Levis
Laurea in Medicina e Chirurgia. Specializzazione in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso. Specializzazione in Odontostomatologia e Protesi Dentaria. Master in Sviluppo della Salute orale nelle comunità svantaggiate e nei Paesi in via di sviluppo. Membro dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP), socio della Società Italiana di Parodontologia (SIdP), membro della Digital Dental Academy, socio del Florence Perio Group.