Talenti da festival al #festivalsenzafestival: Riccardo Inge

Il nostro spazio #festivalsenzafestival è dedicato principalmente alla musica rimasta a casa, ai giovani che in questo Sanremo non hanno trovato spazio. Uno spazio abolito con il Festival di Baglioni e che continua a non esserci anche con il triennio di Amadeus.Una vetrina che penalizza talenti che, secondo noi, meriterebbero una chance sul palco dell’Ariston.

Lo scopo della nostra rubrica è proprio questo: i giovani talenti.

E oggi, abbiamo scelto Riccardo Inge, il cantautore milanese, ama definirsi “…un ingegnere che fa il cantautore, o forse un cantautore che fa l’ingegnere. Tutto e niente, uno nessuno e centomila…”, e da un annetto, anche papà di un vivacissimo bimbo di nome Lorenzo. A lui è dedicata la canzone “Venerdì“, contenuta nel suo nuovo album Bathala (LaPOP/RadioCoop Edizioni).

 talenti bathala - la copertina del nuovo album di riccardo inge

Bathala

Nove tracce che raccontano la storia musicale e personale di Riccardo.

Qual è la sua preferita? O meglio, la domanda è: se dovessi scegliere due brani per un 45 giri, come si faceva una volta, quali brani estrapoleresti?

La risposta è più o meno una sorpresa.

“Scelta durissima…quella che dal punto di vista mi diverte anche di più suonare e cantare, anche da un punto di vista radiofonico è Fulmicotone (…). L’altra potrei dire Venerdi, ma personalmente sono più legato a Delorean“.

Concordiamo in pieno sulla scelta, ma, visto che siamo curiosi come scimmie, vogliamo anche sapere perchè.

Perchè ci piace entrare nelle emozioni che hanno stimolato la nascita di un brano ed è bello confrontarle con quelle che suscitano nell’ascoltatore. Punti di vista che si incontrano al centro della musica.

Fantastico.

E poi i live, la band, i concerti in tempo di Covid…una chiacchierata davvero divertente e interessante che ci ha permesso di entrare nella casa e nel cuore di Riccardo, disponibile e simpatico, come sempre.

Il Sanremo di Riccardo Inge

Ovviamente, gli abbiamo chiesto anche un parere e un commento al Festival di Sanremo. Qual è la sua canzone preferita di questa edizione?

Scopritelo guardando l’intervista.

Potete seguire Riccardo Inge su Facebook, Instagram, Spotify e sul canale YouTube.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”