Un inganno di troppo di Harlan Coben, il padre del domestic thriller.

Harlan Coben con il suo ultimo romanzo, Un inganno di troppo, si conferma il padre del domestic thriller. Ma, prima di qualunque cosa, Harlan Coben è un gigante della Narrazione. Oltre 75 milioni di copie nel mondo, trentatré romanzi tradotti i quarantacinque lingue. Vincitore di premi internazionali come Edgar Award, Anthony Award e Raymond Chandler Award. Creatore e produttore creativo di numerose serie tv per Netflix e Amazon Prime Video. Harlan è stato anche showrunner e produttore esecutivo di due miniserie televisive francesi.

L’incipit di Un inganno di troppo

«Joe fu seppellito tre giorni dopo che era stato ucciso. Maya vestiva di nero, come si addice a una vedova. Il sole batteva con una furia implacabile che le ricordava i mesi trascorsi nel deserto. Il pastore sciorinava i suoi luoghi comuni, ma lei non lo ascoltava, lasciando vagare lo sguardo sul cortile della scuola dall’altra parte della strada. Sì, la scuola elementare si affacciava sul cimitero. (…)

La telecamera. Si era svegliata pensandoci, il che era strano. La controllava quasi tutti i giorni, ma non proprio tutti. Non le sembrava necessario. E in effetti non aveva mai
notato niente di diverso da quello che si aspettava. (…) La telecamera si era riaccesa, ma qualcosa bloccava completamente l’immagine. Come…? Maya capì che stava guardando la schiena di Isabella, in piedi proprio davanti alla cornice; per questo non riusciva a vedere niente. No. La ragazza era di statura troppo bassa. Forse la testa avrebbe potuto bloccare la
telecamera, ma la schiena? No, impossibile. (…) Gli indumenti familiari, i blue jeans e soprattutto la camicia verde bosco avrebberodovuto farle comprendere la possibilità – l’impossibilità – di ciò che stava vedendo. Quindi non gridò. Non annaspò nemmeno. Aveva un peso sul petto che le rendeva difficile respirare. Sentiva il gelo nelle vene e un fremito alle labbra. Perché stava guardando Lily arrampicarsi sulle ginocchia del suo defunto marito.»

copertina del libro un ingaano di troopo una strada americana

Un inganno di troppo, la trama

Maya Burkett è appena rientrata a casa dal funerale del marito, Joe, il grande amore della sua vita, brutalmente ucciso a Central Park pochi giorni prima. È in quel momento che la sua migliore amica le regala un portafoto digitale, un oggetto in apparenza tanto innocuo quanto inutile, che in realtà contiene una telecamera nascosta. Secondo Maya è una precauzione eccessiva. In fondo non ha motivo di dubitare della babysitter, Isabella, legatissima alla piccola Lily. O forse sì?
Passano poche ore quando, mentre controlla la registrazione del giorno precedente, Maya vede la sua splendida bambina di due anni giocare tranquilla e sorride, subito rassicurata. Ma all’improvviso un uomo entra nell’inquadratura.

Maya non fa nemmeno in tempo a rendersi conto di cosa sta succedendo quando l’uomo si volta, davanti alla telecamera. E il cuore di Maya si ferma. Sì, perché lei conosce benissimo quel viso e sa che è semplicemente impossibile che quell’uomo sia lì, visto che è suo marito. Maya, ex pilota delle operazioni speciali in Iraq, in guerra ha visto di tutto, eppure ora non riesce a credere ai propri occhi. Ma la domanda è: dovrebbe crederci? La risposta è sepolta negli inganni e nei segreti del suo passato, e soltanto facendo i conti con quelli potrà scoprire una verità inconcepibile su suo marito, e su sé stessa.

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Harlan Coben foto su licenza CC

Cos’è il domestic thriller

Il domestic thriller è un sottogenere letterario del noir che si svolge principalmente nelle case e nei luoghi di lavoro. Si basa sulle relazioni e sulla amara constatazione che la sfera domestica è una sfida che può diventare una pericolosa prospettiva per i suoi abitanti. La famiglia è dunque, secondo la definizione di un’altra scrittrice di gialli, AJWaines, un calderone per il crimine. Porta con sé rapimenti, incarcerazioni, infedeltà e bambini scomparsi. La casa è piena di segreti di famiglia sepolti che tornano a perseguitarci. Questo sottogenere gioca sull’idea che la casa sia da un lato il posto più sicuro in cui stare, dall’altro il posto più infido. Il matrimonio è l’ambientazione da esplorare. Una relazione in cui, molte volte, la posta in gioco non potrebbe essere più alta.

Le serie tratte dai suoi romanzi

Svariate serie tv , di grande successo in tutto il mondo, sono tratte dai suoi romanzi. Troviamo ad esempio The Woods, di produzione polacca, The Stranger e The Safe girate in Inghilterra, e  The Innocent con produzione e cast spagnoli. Uno scrittore globale dunque, con storie che appassionano e coinvolgono milioni di spettatori di qualunque nazionalità.

Harlan Coben

Classe 1962, è nato a Newark, nel New Jersey. Dopo la laurea in Scienze politiche, ha lavorato a lungo nell’industria del turismo e in seguito si è dedicato alla letteratura, divenendo una delle voci più significative del thriller. I suoi romanzi sono tutti bestseller negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia, sempre in vetta alle classifiche del “New York Times”. È stato tradotto in 45 lingue e ha vinto l’Edgar Award. Fuga, primo romanzo dell’autore pubblicato da Longanesi, ha raggiunto un grande successo di pubblico e di critica.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".