“Fotogrammi dell’anima”, il libro di Massimo Bisotti

Nessun anno, più del 2020, ci ha portato a convivere con noi stessi. Momenti di convivenza forzata che non hanno lasciato alcuna possibilità di fuggire.
Siamo rimasti intrappolati in qualcosa che ancora non conoscevamo o che forse abbiamo da sempre ignorato. Il 2020 è stato come uno di quei libri che ti cambiano la vita. Uno di quelli che ti fanno abbassare le armi e ti fanno capire quanto tutti siamo così vulnerabili.
Ed oggi, per la rassegna Libri on the road, la recensione di “Fotogrammi dell’anima”, il libro di Massimo Bisotti.

Il libro “Fotogrammi dell’anima”

Quanto costa mettere a nudo l’anima?

Scoprirsi non è facile. Non è facile quando si ha paura della fragilità, paura di non accettarsi e non essere accettati. Ci spaventiamo davanti alle piccole cose, siamo alla ricerca costante della perfezione per non deludere noi stessi e le aspettative degli altri. “Perchè è sempre per le piccole cose che ci si perde, è nei dettagli che è nascosta la vera natura degli esseri viventi”.

“Fotogrammi dell’anima” è un insieme di fiabe legate dal concetto dell’umanità. Nove storie che hanno come protagonista un personaggio che lotta sempre contro qualcosa. In questo modo, lo scrittore cerca di entrare nel profondo del lettore. Un vero e proprio viaggio alla ricerca di se stessi e tra infinite emozioni. Dall’amore, passando per l’egocentrismo fino ad arriva alla paura. Quel sentimento che spesso domina tutto, come un grande mostro.

“A volte è splendido viaggiare senza tirare il freno a mano e schiantarsi in caduta libera su un desiderio che si avvera. Sopravvissuti alla paura”.

“Conoscersi è la regola”

“Conoscersi è la regola, riconoscersi è raro, non perdersi è la splendida eccezione.”

Viviamo con la paura costante di perderci. Sappiamo bene quanto sia difficile cercare di non perdersi nel labirinto della vita. Paghiamo cari, con il passare del tempo, il prezzo degli errori di felicità. Ci portiamo dentro sbagli, sensi di colpa, silenzi senza mai riuscire a trasformarli in punti di partenza.
Dovremmo ricordarci, ogni volta che soffriamo, che è da una grande sofferenza che hanno inizio i più importanti periodi di crescita personale.

“Desidero che questo libro sia un dono da regalare alla persona che amate, un messaggio per dire: sai ti stavo pensando e ho preso questo libro per te.
Così magari lo leggerete insieme e conterrà al suo interno un desiderio che non si può comprare: Regalami un domani
“. Massimo Bisotti.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.