Maurizio Ferrandini grida forte: “Io non c’entro col rock”

“Io non c’entro col rock” è il titolo del nuovo album del cantautore Maurizio Ferrandini: il rock gode di buona salute, anzi ottima.

Io non c’entro col rock

Schitarrare come se piovesse, batteria dove ogni tamburo ha un proprio suono, strumenti suonati “fisicamente” (finalmente), atmosfera e timbrica dal sapore vagamente retrò (per le nuove generazioni): un piacevole salto all’indietro nel passato per chi, come me, si emoziona ancora nel guardare il braccio del giradischi scendere sul padellone.

Un disco che sicuramente piacerà ai puristi del rock inteso come tale, quello dove, come da definizione: “le sonorità sono caratterizzate prevalentemente dall’utilizzo di strumenti elettrici”.

Forse si riscontra qua e là, qualche affinità di troppo con Vasco Rossi (“Destinazione America” e soprattutto “Oggi”): il primo Vasco Rossi per intenderci, quello di “Non siamo mica gli americani” o di “Siamo solo noi”.

L’omaggio a Tom Petty (“Quello che fa bene”), indimenticato cantautore a stelle e strisce, scomparso nel 2017, è più che una dedica: uno stile di vita che si trasforma in musica.

La track list: “Destinazione America”, “Cosa c’entri col rock”, “Totem”, “Questa notte”, “Oggi”, “Quello che fa bene”, “Il buio”.

maurizio ferrandini - la copertina del disco che ritrae il cantautore, capelli biondi e jeans strappati, inginocchiato di fianco a una chiitarra elettrica

Maurizio Ferrandini

Cinquantenne sanremese, si, proprio la città del Festival e del Teatro Ariston, oltre ad una laurea conseguita nel ramo amministrativo, fin da giovanissimo si appassiona di grafica, di montaggio video e di liuteria; diventa polistrumentista e realizza una dozzina di album in circa 10 anni.

I suoi dischi, nonostante i corteggiamenti di label Indie e produttori alternativi, ha sempre preferito farseli e finanziarseli da solo, a costo di renderli talmente rari da essere quasi introvabili.

Nel 2020, complice il lockdown, incontra “virtualmente” il vecchio amico Luca Bonaffini col quale realizza un format in cinque puntate per Globus Television, dedicate alle “storie dietro alcuni vinili d’arte”: si tratta di Mash Up Kult che, andrà in onda durante il Natale successivo, ottenendo un grande successo.

Nel 2021, per lo stesso cantautore mantovano, realizza il videoclip de Il futuro ero, e sarà proprio in quel contesto che riceverà da Luca Bonaffini stesso la proposta per la pubblicazione di un nuovo album. 

Social Media

“Io non c’entro col rock” (Long Digital Playing Srls) è disponibile in streaming e sulle piattaforme digitali dal 16 aprile.

Potete seguire Maurizio Ferrandini su Facebook e sul sito ufficiale.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.