Sanremo 2022 seconda serata: in gara gli altri tredici big

Amici vicini e lontani “ALLEGRIA” e benvenuti a Sanremo 2022 seconda serata.

Record di ascolti per la prima serata, nonostante le numerose scopiazzature, ma #nonvoglioesserepolemico: sono stati 10 milioni 911 mila, pari al 54,7% di share, gli spettatori sintonizzati in media su Rai1.

Il debutto del primo Festival targato Amadeus, nel 2020, aveva registrato 10 milioni 58 mila spettatori, pari al 52,2%% di share. Lo scorso anno invece, l’ascolto medio era stato di 8 milioni 363 mila spettatori pari al 46.6%.

Prima di cominciare col racconto di Sanremo 2022 seconda serata, un piccolo aggiornamento sulla situazione “scimmiottature”, riguardo alla puntata di ieri sera, naturalmente. Non sono sei, ma sette, su dodici “nuove” canzoni presentate. Ascoltate “Insuperabile” di Rkomi (ma chi cazz’è – cit Antonio Di Trento), e ditemi se non è molto, ma molto simile a “Personal Jesus” dei Depeche Mode.

Sanremo 2022 seconda serata

Propongo un referendum abrogativo per il PrimaFestival. Una delle “inviate” è riuscita a chiamare “Donatella” la Rettore. E’ stata tagliata la risposta, ma lo sguardo di Donatella…pardon, Rettore, vale più di mille parole (mannaggia la rima). #stendiamounvelopietoso, e lo show non è ancora cominciato ufficialmente.

Ma la domanda che tutti si pongono è: ci sarà stasera Fiorello sul palco del Teatro Ariston? Lo scopriremo solo guardando la puntata.

Amadeus, con una giacca color cardinalizio, ricorda doverosamente Monica Vitti, scomparsa proprio oggi.

Sangiovanni apre la puntata. Ragazzi, ma chi cazzo disegna i costumi, e soprattutto i colori, quest’anno? Comunque, torna a Malibù, e magari apri un chiringuito. Dura cantare senza autotune, eh…

Fuori Lorena Cesarini, co-conduttrice di stasera, direttamente da Suburra – la serie.

Giovanni Truppi, look da parcheggiatore abusivo, è bravo, ma col Festival non ci azzecca una beata mazza. Stasera mi sento particolarmente poetico. Si sente la mano di Pacifico, ma non basta.

Lorena Cesarini descrive, visibilmente emozionata e parecchio (giustamente) infastidita, le reazioni a sfondo razzista, che l’hanno coinvolta dal momento della nomination sanremese. Su questo non si scherza.

Le Vibrazioni. Sono di parte, lo ammetto, adoro la band da sempre, quindi per me sono i numeri uno. A prescindere. La grancassa della batteria, porta l’effige di Stefano D’Orazio. Il giusto tributo a un grande musicista e un grande uomo.

Questa è la reazione di mia moglie. Sipario.

Sanremo 2022 seconda serata - screenshot da facebook sulle vibrazioni a sanremo

Checco Zalone

“Umiltà Amadeus!” predica il ciclone pugliese dalla galleria del Teatro Ariston, dove siede “insieme al popolino”. Poi scende in platea e sale sul palco.

La Cenerentola in versione LGBTQ è qualcosa di spettacolare, compresa la revisione di “Almeno tu nell’universo”. Marrazzo si sentirà tirato in ballo, Lapo è stato citato direttamente. Chi non l’ha apprezzata, non ha mai visto Zelig o uno qualunque dei suoi film. Chi non l’ha capita, sappia che è dedicata all’italiano medio. “Fiorenza, la fata di Cosenza” e semplicemente geniale. E fanculo al qualunquismo. Grande Checcao Meravigliao.

Laura Pausini

Se pensavate che la gara potesse continuare, vi sbagliate di grosso. Altra ospite (almeno ce li togliamo subito dalle palle): Laura Pausini cha da due anni ormai, ha la residenza a Sanremo.

Stai tranquilla: anche noi ci siamo chiesti cosa avresti fatto se non avessi vinto quel Sanremo Giovani. Più volte. Le risposte, te le puoi immaginare.

I have a dream”, degli Abba, in duetto con Mika, che stranamente canta dal vivo, cosa che nei concerti, vi garantisco, non fa.

Arriva sul palco anche Alessandro Cattelan (quanto mi sta sul cazzo): i tre condurranno l’Eurovision Song Contest 2022, che si terrà a Torino (per fortuna ho traslocato).

Finalmente il quarto concorrente: Emma. Dirige Francesca Michielin, in barba alle polemiche. Vabbè, “dirige”, è una parola grossa. La canzone non ha la potenza di “Non è l’inferno”, ma le è cucita addosso. Lei comunque è brava, sexy, e ha una voce da paura.

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Si ritorna alla gara di Sanremo 2022 seconda serata.

Matteo Romano “cantante della generazione TikTok”, Amadeus dixit. #esumabinciapà. Vincitore di Sanremo Giovani. Sarai virale sui social, quindi, per favore, torna lì ad esibirti. Grazie.

Iva Zanicchi. Ok, il prezzo è sempre giusto per l’aquila di Ligonchio. Si, insomma. A 82 anni fa ancora l’amore, e questo forse ne pregiudicala voce. Ci siamo capiti. Maledetta Legge Fornero. Peccato perché la canzone si lascia ascoltare (sanremese doc), con interpretazione in stile balera romagnola.

Ospite il rapper “Ragadi” coaudiuvato dagli MC “Felpy” e “Cisty”, che presenta “Poco ricco”. Vi assicuro che in giro si sente di peggio. Nuovamente grande Checco Zalone.

Consigli per gli acquisti

Amadeus cambia la giacca, che a prima vista sembra un vellutino vagamente vintage, con gli immancabili risvolti glitterati. Cambia abito pure Lorena Cesarini, e qui, il tigrato si poteva davvero evitare, come si poteva evitare di farla cantare.

Ditonellapiaga e Rettore. A quanto pare sono già volati gli stracci tra madre e figlia, pardon, tra le due cantanti. Ma si sa, “Donatella” ha un caratteraccio. Ma tra le due c’è chimica, e si torna indietro ai mitici anni ’80. C’è pero aria di scimmiottatura: una via di mezzo tra Donna Summer e Olivia Newton John.

Ribadisco la domanda: chi cazzo disegna i costumi quest’anno’ e vogliamo parlare del trucco?

Elisa, dopo 21 anni. La ex sciampista ne ha fatta di strada. La canzone, superba, è confezionata per vincere, pochi cazzi. Ha tutto quello che serve: intro di piano, archi, chitarra, e soprattutto la voce, che è sempre quella, nonostante le rughe sul viso.

Fabrizio Moro. E’ e resta un tamarro, nonostante il vestito sobrio e le scarpe glitterate. Ma lo adoro. Una canzone d’amore come solo lui può scrivere e soprattutto interpretare. Bravo come sempre.

Tocca al “Dott Oronzo Carrisi” da Cellino San Marco, cugino di Al Bano. Professione virologo. Terzo intermezzo di Checco Zalone, che imita benissimo l’originale, anche e soprattutto nella canzone “Pandemia quando vai via”. Grande e geniale. Standing ovation.

Costa Toscana

Collegamento con la Costa Toscana, dove Orietta Berti (ancora, ma chi cazzo disegna i costumi, ma #nonvoglioesserepolemico), riesce a presentare Ermal “Metal” il cugino dei Naziskin. La canzone “Un milione di cose da dirti” mi piace più dello scorso anno.

Tananai, da Sanremo Giovani. Mi chiedo: ma questi da dove cazzo escono. Mi occupo da anni di giovani ed emergenti, e vi assicuro che in giro c’è molto di meglio. Ma molto. Davvero.

Irama. Lo scorso anno era presente non presente. Magari fosse così anche quest’anno. Che lagna.

Aka7even. Ho già avuto modo di conoscerlo. E’ bravo e farà strada. e si capiscono quasi le parole.

Highsnob e Hu. Sembrano usciti dallo Zoo di Berlino, nonostante gli abiti griffati. Lei non la conosco, lui è stato dissato (se vogliamo essere colti), o sfanculato (se vogliamo essere schietti), da Junior Cally, per la paternità del brano. Polemica inutile, come è inutile il brano.

Telegiornale

Momento dedicato alle prossime Olimpiadi Invernali di Pechino e di quelle prossime venture di Milano-Cortina del 2026, con la presentazione dei due brani in gara come inno ufficiale: “Fino all’alba” e “Un pò più in là” di Malika Ayane e Arisa.

Classifica parziale della serata: ultimo, giustamente, Tananai. Il podio: terze Rettore e Ditonellapiaga, seconda Emma e prima Elisa.

Classifica generale (votazione sala stampa): ultimissimissima Ana Mena. Il podio: terzi La Rappresentante di Lista, secondi Mahmood e Blanco, prima (giustamente) Elisa.

Non ci posso credere: si chiude prima dell’una di notte, e non si è sentita la mancanza di Fiorello.

La SPINA di Igor

Quest’anno ho il piacere di proporvi, in chiusura di serata e di articolo, il parere “spinoso” di Igor Nogarotto, cantante, autore, e scrittore del best seller del momento “Rosa stacca la spina“, che trovate in tutte le librerie e cliccando a questo link.

Amadeus, tante volte restasse senza lavoro, si ricandida al gioco dei pacchi e ci rifila un pacco di Carta straccia: Laura torna dentro alla scatola e esci quando sarai di nuovo una sorpresa.

Preghiamo. San Giovanni dal vangelo secondo Matteo Romano: battesimi sciapi nell’acqua salata del Mar Ligure: aggiungere sale “quanto basta” (Masterchef docet).

Tana per Tananai, mentre Ditonellapiaga, almeno, aveva avvisato.
EquaAzione. Checco : Fiorello = Elisa : Irama.

Indecisioni: A…Sì…No…Però…Ni… se son birre, alla spina.

sanremo 2022 seconda serata - il libro di igor nogarotto, rosa stacca la spina, tenuto in alto da due mani
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.