Un Mammifero anomalo: l’ornitorinco, lo Snaso di Animali Fantastici

Chi ha visto il film “Animali Fantastici e dove trovarli” ricorderà sicuramente il divertente e curioso Snaso, e non può non sorridere alla vista di questo mammifero anomalo che è l’ornitorinco. Ispirato proprio alla figura di questo curioso animale, lo Snaso si presenta con un becco d’anatra, cammina goffamente e ruba compulsivamente tutto quello che luccica, come una gazza ladra.

La cosa in comune con l’ornitorinco è che nella vastità del regno animale, poche creature incantano e confondono come questo curioso mammifero. Conosciuto per la sua natura straordinaria e la sua incredibile combinazione di caratteristiche, questo piccolo snimale acquatico affascina gli scienziati e gli appassionati di natura da secoli.

L’ornitorinco, noto anche come “ornitorinco dal becco d’anatra”, è un esempio vivente di quanto strana e meravigliosa possa essere l’evoluzione.

E’ un animale estremamente antico, con una storia evolutiva che risale a milioni di anni fa. Si ritiene che i suoi antenati abbiano vissuto durante il periodo del Cretaceo, circa 166 milioni di anni fa. Tuttavia, gli ornitorinchi moderni, come li conosciamo oggi, sono emersi durante il periodo del Terziario, circa 23-66 milioni di anni fa. Questo rende l’ornitorinco una delle creature più antiche del pianeta, testimone di una lunga e affascinante storia evolutiva.

Tre animali in uno

Con un corpo simile a quello di una lontra, un becco simile a quello di un’anatra e zampe simili a quelle di un rettile, questo mammifero è un vero e proprio enigma biologico. La sua caratteristica più distintiva è il becco, che è in realtà un organo sensoriale altamente sensibile che utilizza per cacciare il cibo nei fanghi dei fiumi e dei torrenti.

Nonostante le sue apparenze insolite, è un nuotatore eccezionale. Le sue zampe palmate e la coda larga e piatta lo aiutano a spostarsi agilmente attraverso le acque dolci dei corsi d’acqua australiani. È in grado di immergersi e rimanere sott’acqua per lunghi periodi di tempo, utilizzando il suo becco per individuare le prede.

Dove vive l’Ornitorinco?

Con la sua straordinaria combinazione di caratteristiche, ha trovato il suo habitat ideale nelle acque dolci e nei corsi d’acqua della Tasmania e dell’Australia. Questi mammiferi acquatici preferiscono le zone tranquille dei fiumi, dei torrenti e dei laghi, dove possono cacciare le loro prede e costruire le loro tane.

La sua distribuzione è limitata principalmente all’Australia e alla Tasmania, dove è presente in varie regioni, dall’entroterra alle aree costiere. La sua presenza è concentrata soprattutto nella parte orientale dell’Australia, dove l’habitat fluviale e la disponibilità di cibo sono più favorevoli.

Le tane degli ornitorinchi sono spesso scavate lungo le rive dei fiumi o sotto le radici degli alberi, fornendo loro un rifugio sicuro per riposare e proteggersi dai predatori. Questi animali sono notturni, preferendo attività come la caccia e l’esplorazione durante le ore più fresche della notte.

Nonostante il loro habitat sia principalmente acquatico, gli ornitorinchi possono anche spostarsi sulla terraferma, specialmente durante la stagione riproduttiva. Ma le loro abitudini di vita acquatiche rimangono predominanti, poiché dipendono pesantemente dall’ambiente acquatico per la loro sopravvivenza.

mammifero ornitorinco in acqua, con becco d'anatra, pelliccia scura
Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 – Charles J. Sharp

Un Mammifero Anomalo: L’Ornitorinco e la sua Strana Riproduzione

La riproduzione dell’ornitorinco è un processo unico nel mondo animale e presenta diverse caratteristiche distintive. Ecco come avviene:

Le femmine depongono le uova anziché dare alla luce piccoli vivi, come la maggior parte dei mammiferi. Le uova sono relativamente piccole, simili a quelle degli uccelli, e sono deposte in una tana scavata lungo le rive dei fiumi o sotto le radici degli alberi.

Dopo aver deposto le uova, la femmina le raccoglie nella sua tasca pellegrina, una piega cutanea presente sul ventre. Qui le uova vengono tenute al caldo e protette fino a quando non si schiudono. La tasca pellegrina fornisce un ambiente ideale per lo sviluppo embrionale, offrendo alle uova protezione e calore.

Le uova richiedono circa 10 giorni per schiudersi. Durante questo periodo, la femmina continua a proteggere e incubare le uova nella sua tasca pellegrina. Una volta schiuse, emergono dei piccoli ornitorinchi, chiamati anche “puggle”, ciechi e privi di pelliccia.

Dopo la schiusa, i piccoli rimangono nella tana con la madre per un periodo di tempo variabile, dipendente dalle condizioni ambientali e dalla disponibilità di cibo. La madre li nutre con il latte attraverso ghiandole mammarie, che si trovano all’interno della tasca pellegrina. Una volta che i piccoli sono abbastanza grandi e sviluppati, lasciano la tana e iniziano a esplorare l’ambiente circostante.

In pratica, la riproduzione dell’ornitorinco combina elementi tipici degli uccelli, come la deposizione delle uova, con caratteristiche tipiche dei mammiferi, come l’allattamento dei piccoli con il latte materno. Questo processo unico rende l’ornitorinco una delle creature più affascinanti e misteriose del regno animale.

Cosa Mangia Questo Curioso Mammifero?

L’ornitorinco, con il suo straordinario becco a forma di cucchiaio, ha una dieta altrettanto unica e diversificata. Questi piccoli mammiferi acquatici sono carnivori e si nutrono principalmente di piccoli organismi acquatici che trovano nei corsi d’acqua dei loro habitat.

Tra le prede preferite dell’ornitorinco ci sono gli insetti acquatici, le larve di insetti, i crostacei e i vermi che abitano nei fanghi dei fiumi e dei laghi. Utilizzando il suo becco sensibile, l’ornitorinco riesce a individuare le vibrazioni e le correnti generate dai movimenti delle sue prede, catturandole abilmente con movimenti rapidi del becco.

Nonostante la sua dieta carnivora, l’ornitorinco non disdegna di tanto in tanto un boccone vegetale. Durante la stagione riproduttiva, si è osservato che questi mammiferi mangiano anche alghe e piante acquatiche, probabilmente per integrare la loro dieta con sostanze nutritive aggiuntive.

Inoltre, l’ornitorinco è noto per immagazzinare il cibo nelle sue guance, permettendogli di portare una riserva di cibo con sé mentre nuota e caccia. Questa abitudine gli permette di rimanere in immersione più a lungo, senza dover tornare alla superficie per nutrirsi frequentemente.

In sintesi, l’ornitorinco si nutre di una vasta gamma di creature acquatiche, utilizzando il suo eccezionale senso del tatto e il suo becco specializzato per individuare e catturare il suo cibo. La sua dieta variegata e adattabile è un altro aspetto affascinante di questa straordinaria creatura della natura.

Curiosità di una Creatura Straordinaria

L’ornitorinco è una delle creature più sorprendenti del regno animale, e dietro il suo aspetto insolito si nascondono numerosi segreti e curiosità che ne fanno una delle creature più affascinanti della natura.

La prima curiosità riguarda, ovviamente il suo becco. E’ un organo incredibilmente sensibile, capace di rilevare le più minute vibrazioni nell’acqua. Questo adattamento gli consente di individuare le prede anche nelle acque torbide dei fiumi australiani.

La seconda, ma andrebbe a pari merito con la prima, è che L’ornitorinco è spesso definito come un “mammifero monotremato”, essendo uno dei pochi mammiferi che depongono uova anziché dare alla luce piccoli vivi.

Un’altra particolarità è la loro arma id difesa. I maschi dell’ornitorinco sono dotati di speroni veleniferi sulle zampe posteriori. Anche se il veleno non è letale per gli esseri umani, può causare forti dolori e gonfiori che possono durare settimane.

L’ornitorinco è un animale prevalentemente notturno, preferendo uscire e cacciare durante le ore più fresche della notte. Durante il giorno, tende a riposare nelle sue tane lungo le rive dei fiumi.

Gli ornitorinchi sono antichi, con una storia evolutiva che risale a circa 166 milioni di anni fa. Questo significa che esistevano già quando i dinosauri dominavano la Terra.

Le popolazioni indigene dell’Australia hanno storie e miti legati all’ornitorinco, considerandolo una creatura magica e mistica. Le sue tracce nella sabbia sono spesso interpretate come segni di buona fortuna.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”