Batman al cinema – Cosa è cambiato dopo 50 anni a Gotham City?

Prima ancora di arrivare al cinema, nel lontano 1966 apparve una nuova serie TV che portava in carne e ossa uno dei più famosi eroi dei fumetti, Batman.

Il paladino di Gotham City aveva il volto simpatico di Adam West, un attore non molto conosciuto che si trovò all’improvviso al centro della attenzione generale di milioni di fans.

Vista l’idolatria del pubblico non ci volle molto prima che questo personaggio passasse dai nostri piccoli schermi casalinghi alle grandi sale cinematografiche.

Batman: The Movie fu solo il primo di una lunga serie di film di successo sul celebre fumetto, macinando miliardi di dollari di incassi in tutto il mondo.

Negli anni questa saga avrebbe cambiato pelle molte volte, adattandosi ai gusti del pubblico con uno stile sempre in costante evoluzione.

Ma i personaggi più amati sarebbero rimasti sempre quelli di questo lontano film del 1966: Catwoman, il Joker, il Pinguino e l’Enigmista.

E sopra a tutti, appeso a qualche cornicione nella sua tuta strapiena di gadget, c’era ovviamente lui: Bruce Wayne, l’orfano miliardario in perenne lotta contro il crimine.

Tuttavia dopo il suo esordio ci vollero quasi vent’anni prima di un nuovo Batman, in mano a uno dei registi più strambi e originali del cinema.

Tim Burton

Batman Tim Burton

Tim Burton era ancora poco più che trent’enne quando nel 1989 la Warner Bros gli mise in mano un nuovo il progetto di Batman.

Tuttavia non era affatto uno sconosciuto, avendo già conquistato il pubblico internazionale con la meravigliosa commedia horror Beetlejuice – Spiritello porcello.

Un piccolo capolavoro degli anni 80 dove il regista proponeva la sua nuova visione divertente e colorata del cinema gotico.

Quindi chi poteva meglio di un maestro gotico ricostruire da zero una nuova Gotham City?

Da quello stesso film Burton si portò dietro Michael Keaton, ironico e graffiante demone tutto fare in cerca di anime fresche.

L’attore sarà protagonista di tutti e due i suoi Batman con un nuovo Bruce Wayne incredibilmente silenzioso e affascinante.

Altrettanto indimenticabili sono le donne che amerà durante le sue avventure, la bomba sexy Michelle Pfeiffer nel ruolo di Catwoman, e la sempre bellissima Kim Basinger.

Infine ricordiamo ancora i superbi villain di questi due capitoli della saga, partendo dal Jack Nicholson e il suo Joker.

Il confronto col compianto Heath Ledger è presto fatto: Nicholson è un attore migliore, diretto da un regista migliore in un ruolo molto più interessante.

Così come sarà per il Pinguino di Danny DeVito, le loro motivazioni psicologiche non nascono dal solito noioso delirio di onnipotenza e conquista.

Il Joker di Burton è un artista del crimine, come vediamo nella lunga sequenza del museo dove spiega chiaramente: IO FACCIO ARTE FINCHE’ QUALCUNO MUORE.

Invece il Pinguino non è che il riflesso malato di Bruce Wayne, un orfano solitario che sfoga la sua furia contro un mondo che lo rifiuta.

Per questo riterrò sempre più completi i Batman di Tim Burton; riuscendo a unire horror, fantasy, commedia e romanticismo come gli altri non faranno mai più.

Joel Schumacher

batman Joel Schumacher

Dalle stelle alle stalle, passiamo ora ai peggiori Batman che abbiano mai messo piede nelle nostri cinema.

Inutile dire che è un mio personale apprezzamento, in quanto il pubblico la pensò molto diversamente facendoli diventare due campioni di incassi.

Evidentemente la Warner Bros voleva qualcosa di molto diverso dalla commedia nera gotica di Tim Burton e per questo assoldò Joel Schumacher.

Il regista americano preferì giocare sul sicuro, tornando allo stile colorato, leggero e divertente della serie televisiva.

Rispettivamente i suoi Batman furono interpretati da Val Kilmer e George Clooney, ai quali si aggiunse il fastidiosissimo Robin di Chris O’Donnell.

Le storie sono in entrambi casi poco più dei pretesti per intrattenere combattimenti circensi pieni di battute idiote, contro una serie di nuovi improbabili supercriminali.

Quello che più mi fa arrabbiare è che si tratta di ottimi attori come Tommy Lee Jones, Jim Carrey e Uma Thurman, mai cosi sprecati nei rispettivi ruoli.

Rispettivamente essi interpretano Harvey Dent/Due Facce, l’Enigmista e la velenosa bellezza Poison Ivy.

A completare il parco dei villains si aggiunge poi Arnold Schwarzenegger come Mr. Freeze, decisamente il peggiore e più insopportabile.

Se mai qualcuno riuscirà a spiegarmi come si abbia potuto dare al gigantesco culturista austriaco il ruolo di geniale scienziato, forse riuscirò a farmene una ragione.

Infine non dimentichiamo la bellissima e bravissima Nicole Kidman, un altro talento penosamente sprecato come amante di Bruce Wayne.

Per quanto mi sforzi non riesco a trovare nulla di positivo, se non forse la bella canzone Kiss from a Rose di Seal in Batman Forever.

Riguardo tutto il resto, tocchiamo davvero il fondo della saga di Batman così come Joel Schumacher e tutti gli attori qui sopra toccano il punto più basso della loro carriera.

Christopher Nolan

batman Christopher Nolan

Dopo la tragicomica (ma fruttuosa) nuova epopea di Schumacher, arriviamo ora a quelli che sono probabilmente i film di Batman più amati del cinema.

Adoravo Christopher Nolan (e suo fratello Jonathan alla sceneggiatura) fin dai primissimi tempi di Memento, un cult istantaneo del nuovo millennio.

Vedendo il suo stile e la raffinata narrativa classico, mai avrei pensato che sarebbe finito a dirigere blockbuster supereroistici.

Nonostante l’adorazione del pubblico verso la sua trilogia, trovo che l’unico film di Batman davvero riuscito sia Il Cavaliere Oscuro.

Batman Begins ha un ottima costruzione dei personaggi e l’ecosistema criminale di Gotham City, ma manca di un antagonista di spessore.

Per circa metà film lo Spaventapasseri interpretato da Cillian Murphy sembra essere all’altezza, ma poi sparisce per ricomparire confusamente verso la fine.

Il suo psicologo ossessionato dalla paura poteva essere la nemesi perfetta, ma a parte due brevi cameo nei seguiti avrà davvero vita breve.

Sapendo di fare arrabbiare molti fans, Il cavaliere oscuro – Il ritorno onestamente mi ha ricordato comicamente Rocky III.

Come il vecchio Stallone, Batman si è adagiato perdendo la forma e viene brutalmente sconfitto dallo sfidante di turno appena arrivato in città.

Dovrà poi trovare la grinta e gli occhi della tigre in una prigione fossato in terra straniera, per poi tornare a combattere l’ultimo round in una Gotham City sotto assedio.

Il Cavaliere Oscuro invece è scritto molto meglio, ricalcando la storia di Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! col pazzo assassino che ricatta e minaccia la città.

Come detto prima, il Joker di Jack Nicholson rimane più divertente è interessante, mentre il seppur affascinante Heath Ledger sembra uno strana versione di Osama bin Laden in costume.

Ma ancora una volta i numeri parlano chiaro e gli alti incassi sottolineano che, probabilmente, sono soltanto io che sto sbagliando tutto.

Zack Snyder / Joss Whedon

batman Zack Snyder - Joss Whedon

Se vi è sembrato che parlassi male del cinema di Nolan, il nuovo Batman di Zack Snyder è decisamente peggio.

La trilogia di Nolan ha comunque alla base un grande mestiere cinematografico per uno spettacolo godibile a chiunque.

Batman V Superman e Justice League sono invece un enorme passo indietro su tutta la linea.

Perfino Joel Schumacher, se non altro, aveva il pregio di non pretendere di essere preso sul serio e manteneva sempre uno spirito giocoso e infantile.

Invece i due film di Snyder hanno una pesantezza goffamente filosofica che finisce solo per renderli ancora più ridicoli.

Justice League sarà poi completato da Joss Whedon, se non altro almeno un vero regista rispetto a Snyder.

Recentemente è poi uscita una versione estesa altrettanto orribile, con l’unica differenza che dura una interminabile ora in più.

Ben Affleck è un nuovo Batman incarognito e poco simpatico, oltre che poco aiutato da una sfilza di inutili ralenty che esasperano ulteriormente la regia inadeguata.

Henry Cavill è altrettanto ingessato come Superman, come avevamo già visto nel pessimo L’uomo d’acciai, non a caso dello stesso regista.

Jesse Eisenberg invece avrebbe anche la faccia giusta, ma con le battute e i tempi sbagliati, certo non per colpa dell’ottimo attore.

Volendo spendere una buona parola, almeno le musiche di Hans Zimmer e Danny Elfman sono ottime, riuscendo a dare pathos a qualche scena.

Ancora una volta, guardando il miliardo di dollari di incassi, probabilmente mi sbaglio come non mai nei miei giudizi.

Visto che fortunatamente su questo sito sono libero di esprimere la mia opinione, direi che questi Batman riassumono quanto di peggio arriva dal cinema americano.

Un cinema tutta apparenza e zero sostanza, più vicino alla narrazione frammentata di una serie tv piuttosto che essre capace di vivere senza seguiti e senza marketing.

Matt Reeves

The Batman (2022)

Finito il viaggio attraverso 50 anni di cinema a Gotham City, arriviamo all’ultimo Batman del 2022.

Robert Pattinson si libera della pessima reputazione dei vari Twilight, almeno per quanto riguarda il grande pubblico.

Infatti, alcuni di noi lo aveva già ammirato in Cosmopolis di David Cronenberg e nel fenomenale The Lighthouse di Robert Eggers.

L’attore eredita il mantello del supereroe sotto la regia di Matt Reeves, reduce dall’eccezionale reboot della saga del Pianeta delle Scimmie.

In questo caso l’operazione non riesce altrettanto perfettamente, ma parliamo comunque di un film di intrattenimento più che decoroso.

Batman ritorna finalmente alle sue origini da detective, indagando assieme alla polizia sui misteriosi omicidi e attentati dell’Enigmista.

Un’ottima scelta che dona una accattivante atmosfera noir a gran parte della storia, seppure sfociando nell’inevitabile finale bombarolo.

Colin Farrell come Pinguino è un criminale molto interessante, anche se effettivamente mi sono chiesto tutto il tempo cosa diavolo c’entri con un pinguino.

Molto meglio la Catwoman di Zoë Kravitz, talentuosa figlia del cantante Lenny, vendicatrice sexy dal triste passato che fa a mazzate meglio di Bruce Lee.

Semplicemente fantastico John Turturro nel ruolo del boss Carmine Falcone, seppure in una trama forse troppo inutilmente contorta di corruzione e omicidi.

Infine, Paul Dano interpreta un Enigmista insolito e disturbante, che avremmo gradito ammirare molto più tempo senza maschera.

Ma non importa, ci sarà tempo di vederlo nell’altrettanto inevitabile seguito, con un finale che già ci anticipa la presenza di un nuovo Joker.

Infatti l’unica cosa sicura di Batman, nel bene e nel male, è che da qualche parte a Hollywood qualcuno sta preparando un prossimo episodio.

Sono sicuro che con le mie poche parole di oggi mi sono fatto qualche nemico che vorra’ farmi rinchiudere nel manicomio di Arkham City, ma non importa. Chi invece volesse leggere altro sui miei consigli e opinioni sul cinema di ieri e di oggi, puo’ andare al mio sito personale:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!