Quel che resta del 2023 – Un’altra manciata di film della scorsa annata cinematografica

Sebbene siamo ampiamente nel 2024 oggi ho pensato di riportare il calendario un paio di pagine indietro, con una piccola lista di film di cui avrei voluto parlare nel 2023 ma per un motivo o l’altro non ne ho avuto l’occasione.

In fondo mi piace spesso parlare del cinema degli anni 80 e 70, o magari tornare ancora più lontano agli anni 50 o gli esordi ancora precedenti del cinema muto; quindi cosa volete che siano un paio di mesi?

Capisco che nella società dei social network si viva principalmente delle ultime 24 ore e che notizie apparse una settimana fa siano vecchie di un era geologica come gli estinti dinosauri; ma la magia senza tempo del cinema, fortunatamente, non ha una data di scadenza.

Oltretutto, il 2023 è stato un anno così ricco di ottimi film di cui avevo già scritto molteplici volte la mia personale lista di preferenze; sottolineando “personale” con il fatto che ogni mattina potrei svegliarmi di umore diverso e cambiare altrettanto volte le mie scelte.

Comunque, non voglio tediarvi oltremisura con la mia schizofrenia cinematografica, perciò vediamo se tra questi consigli c’è qualcosa che può esservi sfuggito, scivolando per la feritoia della dimenticanza, anonimamente lontano dalla vostra attenzione.

Ma non preoccupatevi perchè il vostro umile pescatore è sempre pronto a trainare a riva lo strascico di quel cinema che a volte sfugge allo stesso pubblico che lo sta cercando, magari abbagliato dalla promozione e marketing più brillanti di altre produzioni.

Invito a un omicidio

Invitation to a Murder 2023 movie

Iniziamo con un misconosciuto giallo in stile Agatha Christie con protagonista la romantica fioraia Miranda, non a caso appassionata e vorace lettrice dei romanzi di Agatha Christie.

Nei suoi sogni c’è sempre stato essere un investigatore dalla grande intelligenza e deduzione come Poirot, ma ovviamente quando il desiderio si avvera non è mai esattamente come lo avremmo voluto.

In questo caso, per la ragazza tutto cambia quando riceve l’invito a un ricevimento privato del ricchissimo e misterioso Lord Findley; partendo eccitata verso la remota isola dove il mecenate vive in completa solitudine.

O meglio, dovremmo dire “viveva” in solitudine, visto che Miranda e gli altri ospiti della festa, cinque sconosciuti mai visti prima, scoprono fin da subito che Findley è morto e tutti loro sono i suoi figli illegittimi, di cui uno soltanto riceverà in premio l’intera eredità.

Ma non appena gli invitati iniziano a fare conoscenza, trovano il corpo del fidato cameriere ucciso in circostanze che negano a ogni ospite un qualsiasi alibi.

Memore delle sue letture, Miranda si improvvisa detective e comincia l’indagine sui propri fratellastri e sorellastre, i quali come da tradizione hanno molto da nascondere e avevano non pochi motivi per commettere l’omicidio.

Il regista Stephen Shimek mette in scena una deliziosa partita a Cluedo seguendo tutti gli stereotipi del genere creato da Agatha Christie; tuttavia riuscendo a rimescolare le carte in modo originale e intrigante.

Su tutte è estremamente azzeccata la scelta di Mischa Barton come determinata e acuta protagonista; oggi più vecchia e cicciotella di come la ricordavamo nella serie “The O.C.”, ma guadagnando in simpatia ciò che ha perso in bellezza.

Insomma un piccolo puzzle da risolvere per gli amanti dei gialli, con quel tocco di umanità che porta la ricetta a un livello diverso che, purtroppo, pare non tutti hanno gradito.

Il convegno

The Conference 2023 movie

Tempo fa avevo consigliato alcuni film da guardare per rientrare con rabbia al lavoro dalle vacanze e, anche se in ritardo, questo divertente horror del 2023 potrebbe benissimo aggiungersi alla lista.

Tutto ruota attorno ad alcuni impiegati del municipio di un piccolo paesello svedese, dove alcune multinazionali spingono per costruire un centro commerciale.

La popolazione locale non è affatto contenta dell’iniziativa, specialmente dopo il suicidio di un anziano concittadino per le pressioni (legittime e no) per farlo sloggiare dal suo pezzetto di terra.

Così questi impiegati indicono una conferenza per sponsorizzare il progetto con i (supposti) vantaggi che porterebbe alla regione; mentre il capoufficio Ingela sfrutta l’occasione per una sessione psicologica con cui compattare il gruppo.

Ma ovviamente abbiamo premesso che si tratta di un horror, perciò quasi subito compare un maniaco omicida mascherato da pellegrino che inizia ad uccidere indistintamente chiunque, dagli impiegati ai poveri gestori dell’hotel, in un escalation di violenza inarrestabile e sete di giustizia.

Allo stesso tempo, la neo-rientrata al lavoro Lina scopre le menzogne dietro ai documenti redatti da Ingela e il suo compare Jonas, i quali sono disposti a tutto pur di concludere il contratto e svoltare finalmente le loro carriere.

Patrik Eklund esordisce su Netflix alla regia e sceneggiatura di questa divertente metafora sulla stupida e ottusa mentalità della vita politico/aziendale, cavandosela più che dignitosamente nell’unire la commedia all’horror.

Forse è un pò anonima la eroina-per-caso Katia Winter, ma molto meglio sono i due antagonisti esasperanti e malvagi come la splendida Maria Sid e il viscido Adam Lundgren, davvero due colleghi di lavoro che non vorremmo mai avere.

Omicidi a catena, sangue che annega nell’idiozia, oltre che un pò di morale facile ma efficace fanno di questa fiaba nera qualcosa di imprescindibile per tutti gli amanti dello slasher comico e dissacrante.

Ferrari

ferrari 2023 movie

Cambiamo genere con il biopic di uno dei pionieri dell’automobilismo mondiale, Enzo Ferrari, ex pilota da corsa poi diventato un pilastro dell’industria con la sua inconfondibile linea di auto sportive.

Al volante di questo film (stranamente tra i più ignorati del 2023) abbiamo Michael Mann, altro pilastro di quella ristretta lista di maestri del cinema che torna alla regia dopo l’entusiasmante thriller informatico Blackhat.

Per meglio raccontare l’essenziale, Mann ambienta la storia nei pochi giorni della tragica Mille Miglia del 1957, dove un pilota e dozzine di spettatori morirono in seguito a un fatale incidente che spinse la vettura contro la folla.

Parallelamente, Enzo è nei guai anche nella sua vita professionale e personale; a corto di contanti e indeciso se accettare l’aiuto degli americani della FORD o allearsi con il compatriota italiano, Giovanni Agnelli, della FIAT.

Non da meno, la sua vita matrimoniale è ormai alla fine, con la moglie Laura incapace di superare il trauma della perdita del figlio Dino, morto giovanissimo di distrofia muscolare; mentre viene fuori la relazione con Lina Lardi, da cui poi sarebbe nato Piero, futuro erede e attualmente vice-presidente della Ferrari.

Michael Mann non fa sconti a nessuno, portando in scena con durezza un personaggio ambiguo, nè buono nè cattivo, semplicemente umano nella sua imperfezione ma temprato dallo spirito sportivo che lo contraddistinse dai suoi colleghi nell’industria delle auto.

Semplicemente perfetto è Adam Driver in questo difficile ruolo, già apprezzato sotto la regia di Ridley Scott per incarnare un altra celebrità del panorama italiano, Maurizio Gucci, rampollo della fortunata/maledetta omonima famiglia a capo della moda italiana.

Unico limite è forse la fotografia un pò patinata per un’Italia a volte troppo da cartolina, ma perdoniamo questo peccato veniale al grande Mann che aggiunge un altra perla brillante alla sua già splendente filmografia.

The Killer

The Killer 2023 movie

Restiamo in compagnia di uno dei miei registi preferiti, David Fincher, umile artigiano del cinema che ha imparato i trucchi nel suo lungo apprendistato tra effetti speciali e videoclip, arrivando poi alla fama mondiale con grandi successi come Seven o Fight Club.

In questo caso Fincher adatta un vecchio fumetto alle fattezze in carne e ossa di uno strepitoso Michael Fassbender, nel ruolo di un apatico, metodico e spietato killer senza nome.

Ma quest’uomo non è infallibile, anzi proprio da un suo errore si scatena la scintilla da cui divampa questa storia, quando manca di uccidere il bersaglio e colpisce per sbaglio una donna che si era messa in mezzo al suo mirino.

Senza troppi giri burocratici, scopriamo che nel mestiere dell’assassinio a pagamento c’è un prezzo da pagare per chi fallisce: così alcuni colleghi feriscono la sua fidanzata colombiana, anch’essi però fallendo senza ucciderla.

Incapace di accettare l’accaduto, il killer rintraccia i responsabili per eliminarli uno ad uno, chiunque siano e in qualunque modo siano coinvolti, seppur marginalmente, nell’aggressione alla sua amata.

Perciò, dal semplice tassista che ha portato i sicari a casa sua, fino a su in vetta al cliente per cui aveva fallito il lavoro, questo artista della morte dipinge il suo capolavoro di massacro senza pietà, nè alcun tipo di empatia.

Nonostante ciò che può sembrare dalla premessa, The Killer non è un film d’azione frenetico, bensì è forse la storia più lenta e schizofrenica della lista di queste rimanenze del 2023.

Intendo schizofrenica perchè nella mancanza di emozioni del monologo perpetuo di Fassbender, non più essere umano, ma temibile predatore; allora uccidere diventa lecito e naturale come respirare.

Probabilmente è un film imperfetto, minimale quasi al punto di essere vuoto, eppure è esattamente quello di cui avevo bisogno e consiglio come esperienza quasi spirituale.

The Holdovers – Lezioni di vita

The Holdovers 2023 movie

Concludiamo tornandoci a sedere sui banchi di scuola, sotto la regia di un altrettanto valido professionista del cinema, Alexander Payne.

Era la vigilia di Natale nei lontani anni 70, quando arrivò il momento del ritorno a casa per gli studenti della Barton Academy, istituto per ricchi rampolli e fucina di segreti e drammi personali mai raccontati.

Tra questi drammi abbiamo la vita senza luce del professor Paul Hunham, parimenti odiato da studenti, colleghi e perfino il preside della scuola (suo ex studente) che per punizione lo obbliga a restare durante le feste e fare da balia ai pochi ragazzi che non sono potuti partire.

Ma la convivenza coi ragazzi dura poco, in quanto tutti loro riescono a svignarsela in elicottero per godersi le ferie, tranne lo sfortunato e brillante Angus, costretto a restare assieme al professor Hunham e la cuoca dell’istituto, Mary, recentemente in lutto per il figlio e che quindi non ha certo voglia di festeggiare nulla.

Mentre i giorni passano inesorabili, il rapporto tra questi tre personaggi diventa sempre più stretto andando oltre la semplice amicizia, diventando quasi una famiglia in miniatura più comprensiva e felice delle loro vere famiglie naturali.

Alexander Payne ricuce i brandelli della bandiera americana fatta a pezzi negli anni 70, tra manifestazioni giovanili e intolleranza senile dei più conservatori, caricando il grosso del lavoro sulle spalle esperte di un attore di razza come Paul Giamatti.

Un professore che amiamo odiare, al principio, salvo poi scoprire i segreti e le occasioni mancate della sua vita, che lo avvicinano all’altrettanto complesso personaggio dell’ottimo e giovanissimo Dominic Sessa.

Più intimo e delicato il ruolo della simpatica Da’Vine Joy Randolph, che dopo aver perso il figlio diventa quasi una madre putativa per questi due uomini, uno alla fine e l’altro all’inizio della sua vita.

Un film che praticamente è l’esatto contrario del precedente The Killer, strabordante di calorosa umanità ma che riesce a sfuggire alla trappola delle lacrime over-drammatiche ad ogni costo, per quello che probabilmente è uno dei registi più sottovalutati e ignorati del 2023. Spero di aver destato il vostro interesse con almeno uno tra questi consigli, suggerendo se avete ancora voglia di cinema di visitare il mio sito personale:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!