La Grande Sfilata Di Nicole Kidman – 11 Film Con Questa Meravigliosa Attrice

Nel corso della storia del cinema ci sono state migliaia di attrici che hanno illuminato ogni genere di film con la loro bellezza, ma quante di loro oltre a essere belle hanno anche il talento di Nicole Kidman?

Questa stupenda donna australiana ha saputo conquistare il cuore del pubblico di tutto il mondo, con prove di recitazione sempre più impegnative in storie che non seguivano sempre per forza le mode del momento.

Infatti, partendo da essere semplicemente conosciuta come la moglie di Tom Cruise, anno dopo anno è riuscita non solo a raggiungere ma anche superare ampliamente la fama del marito, il quale oggi è soltanto un’icona nostalgica proposta continuamente in spenti action movies senza anima né idee.

Una fortezza che ha costruito pazientemente mattone su mattone, film dopo film, passando da essere una ragazza carina con uno strano accento buono per ogni ruolo, a diventare una delle donne più conosciute di Hollywood e fondare la sua casa di produzione cinematografica, la Blossom Films.

Ma quindi, premesso tutto ciò, che cos’ha la bella Nicole di così diverso rispetto alle molte altre aspiranti dive che cercano di farsi largo tra la folla per arrivare in primo piano sul grande schermo?

Forse è qualcosa che va oltre la passione e fiducia in sè stessa, con un’abilità camaleontica di interpretare una moltitudine così diversa di ruoli in modo sempre originale, convicente ed emozionante… forse parliamo di vero e proprio “carisma” che è qualcosa che, se non ce l’hai, non puoi impararlo o comprarlo da nessuna parte.

Cerchiamo di capirlo assieme guardando 11 film che vanno dagli anni 80 fino ad oggi, 11 storie estramemente differenti ma tutte col minimo comune denominatore di avere questa immensa e multiforme attrice come protagonista.

The Northman (2022)

The Northman 2022 Nicole Kidman film

Iniziamo con un film dove Nicole Kidman interpreta una donna forte e bella, tanto quanto moralmente ambigua, ovvero la contorta madre del tormentato Principe Amleto, una delle più note tragedie scritte da William Shakespeare che qui vediamo trasposta in chiave mitologica in mezzo ai barbari vichinghi norvegesi.

La tragedia comincia fin da bambino per il piccolo Amleth, costretto a fuggire dopo aver visto suo zio Fjolnir uccidere senza pietà suo padre, re Aurvandil.

Creduto morto, il piccolo principe si unisce a un feroce clan di razziatori berserkr, che lo accolgono tra le loro fila iniziandolo alle gioie sanguinarie della battaglia, razziando villaggi e rapendone gli abitanti per poi rivenderli come schiavi.

Ma il destino non ha ancora finito con lui, così quando viene a conoscenza di dove si trova il villaggio dove si è insediato lo zio traditore, Amleth finge di essere uno schiavo pur di potersi infiltrare tra i suoi uomini ed avere finalmente la sua vendetta.

The Northman è l’ultima fatica di Robert Eggers, regista che in meno di dieci anni dal suo esordio con il folgorante The Witch e la conferma con l’ipnotico e perverso The Lighthouse, ha preso posto di prepotenza tra l’elite dell’avanguardia cinematografica moderna.

Il cast è senza dubbio di prima scelta, con la giovane montagna di muscoli Alexander Skarsgård come protagonista principale assieme alla bellissima Ana Taylor Joy come sua compagna di avventura e il veterano Ethan Hawke nel breve ingrato ruolo del padre trucidato.

Eggers porta sullo schermo Shakespeare con il suo solito stile freddo e violento, ma allo stesso tempo elegantemente impeccabile; dove la divina Nicole Kidman diventa la regina e madre dell’inarrestabile vendicatore solitario.

Un grande kolossal che ho già consigliato tra i migliori del 2022 e consiglio di nuovo oggi con grande piacere e soddisfazione.

A proposito dei Ricardo (2021)

Being the Ricardos 2021 Nicole Kidman film

Con questo film raccontiamo un pezzo della storia americana, dove stavolta Nicole Kidman indossa gli scomodi panni di Lucille Ball, attrice di successo e vittima della isteria anti-comunista degli anni 50.

Assieme al marito Desi Arnaz, erano una delle coppie più amate dal pubblico nella serie I Love Lucy; celebre show comico che riunì Desi e Lucille in un uno dei momenti più difficili del loro travagliato matrimonio.

Nota per il suo talento, così come essere una spina nel fianco per tutti coloro con cui lavorava, esigeva standard di eccellenza in ogni fase della produzione e litigava continuamente contro le interferenze degli sponsor, come il gigante del tabacco Philip Morris.

Forse per questo le autorità provarono così tenacemente a condannarla, essendo inaccettabile nell’epoca di Ronald Reagan essere una donna di potere o avere anche solo una semplice tessera del partito comunista.

Fortunatamente Lucille riuscì ad evitare le ingiustizie e condanne al carcere di altri colleghi come Lester Cole o Dalton Trumbo, quest’ultimo ironicamente vincitore di ben due Oscar come sceneggiatore, anche se ovviamente sotto falso nome.

Anzi, l’attrice riuscì a diventare una delle prime donne a dirigere uno studio televisivo, la Desilu Productions, da cui uscirono veri cult televisivi come Mannix, Star Trek o Mission Impossible.

Alla regia di questo lussuoso biopic c’è Aaron Sorkin, già abituato a mettere in scena la vita di donne caparbie e di successo dopo lo splendido Molly’s Game, dove Jessica Chastain interpretava la regina del poker clandestino, Molly Bloom.

Nicole Kidman si dimostra all’altezza dell’arduo compito ancora una volta, sia nella lotta contro il sistema che nella relazione di fiducia/dubbio verso Javier Bardem, affascinante nel ruolo del cubano canterino Desi, amore e tormento della vita di Lucille.

Un momento di vita vera talmente assurdo che vorremmo fosse finto, ma purtroppo accadde tutto sul serio.

Bombshell – La voce dello scandalo (2019)

Bombshell 2019 movie

Restiamo nel mondo della televisione americana, questa volta sul lato dei programmi di informazione e opinione politica.

In questo film Nicole Kidman interpreta Gretchen Carlson, celebre conduttrice che fu la prima a scatenare il terremoto che sconvolse i corridoi degli uffici di Fox News, la voce più rumorosa nel fronte conservatore dei mass media.

Nonostante sia una rispettata giornalista, un giorno viene licenziata senza preavviso a causa delle sue ripetute prese di posizione contro l’oggettificazione delle donne e, soprattutto, un commento sprezzante contro l’abuso di vendite di armi negli Stati Uniti.

Ovviamente Gretchen si rivolge agli avvocati, che le sconsigliano di prendere di mira la Fox e piuttosto denunciare per molestie sessuali Roger Ailes, anziano amministratore delegato che gettò letteralmente le fondamenta del network per conto del grande capo Rupert Murdoch.

Questa denuncia fu come il sassolino che smosse una gigantesca valanga, rompendo finalmente il muro del silenzio e convincendo dozzine di donne a unirsi alla causa e testimoniare i numerosi abusi subiti alla Fox.

Dopo l’iniziale scetticismo, i media non poterono altro che riportare i crudi fatti: dalle minigonne obbligatorie alle scrivanie trasparenti con le gambe in bella mostra, fino alle scandalose molestie a porte chiuse che Ailes perpetrava a ogni bella ragazza, minacciando di rovinare la carriera a chi rifiutava le sue laide avance.

Il regista Jay Roach continua a lavorare con il cinema verità, però senza lasciare da parte un ottimo ritmo e amara ironia, specialmente dopo il già ottimo precedente biopic sul periodo più cupo del geniale sceneggiatore Dalton Trumbo.

Oltre alla Kidman, chiudono il cerchio le bellissime Charlize Theron e Margot Robbie per un trio di donne umiliate, ma decise finalmente a restituire il colpo in una storia illuminante, oltre che una vicenda orrenda su cui è sempre bene riflettere per non dimenticare.

Il sacrificio del cervo sacro (2017)

The Killing of a Sacred Deer 2017 movie

Lasciamo perdere la verità per tuffarci in una storia di fantasia dai cupi toni horror, dove ciononostante le verità più nascoste dietro la nostra società e le nostre famiglie vengono comunque a galla.

In questo film Nicole Kidman interpreta Anna Murphy, moglie di uno stimato medico e madre di due bambini felici, fino a che il marito Steven non inizia a frequentare il giovane e introverso Martin, un ragazzo solitario che sviluppa una strana ossessione nei suoi confronti.

Quando però loro figlio inizia a sentirsi male, rimanendo paralizzato a letto, la verità viene finalmente rivelata: Martin crede che Steven abbia ucciso suo padre, durante un intervento in ospedale finito male.

Cosi come risarcimento impone una maledizione e Steven dovrà uccidere un membro della sua famiglia, altrimenti la malattia del figlio si propagherà ad ognuno di loro.

Se siamo partiti citando Robert Eggers, allora dobbiamo affiancare di certo Yorgos Lanthimos come autore dei più conturbanti e originali horror recenti, realizzati con uno spirito classico ma rimessi a nuovo da una sostanza decisamente più radicata nel mondo di oggi.

Un horror che inquieta e infonde disagio senza bisogno di esplosioni esagerate di follia e violenza, ma anzi shockando con una storia ancorata nel realismo di una famiglia condannata all’inferno senza speranza.

Oltre alla angosciata e impotente Nicole Kidman recita Colin Farrell, sicuramente nel miglior ruolo della sua carriera, così radicalmente diverso in una recitazione quasi robotica rispetto ai personaggi solitamente esagerati, istrionici e carichi di energia di tanti altri film.

Altrettanto pazzesco è il giovane Barry Keoghan, lucidamente psicopatico che retribuisce con una fantasiosa quanto crudele punizione all’uomo che ritiene avergli rovinato la vita.

Insomma, un film eccezionale che ondeggia tra horror e thriller psicologico, dove l’egoistica sopravvivenza si infrange contro i sacrifici per amore della famiglia.

Stoker (2013)

Stoker 2013 movie

Altro film, altro horror psicologico diretto da un altro genio del cinema della lontana Sud Corea, Park Chan-wook; celebrato regista conosciuto specialmente per la sua cinica e senza perdono Trilogia della vendetta.

Una saga emozionante e paurosa iniziata con Mr. Vendetta, proseguita con Oldboy (senza dubbio il più famoso) e conclusa con Lady Vendetta.

Tuttavia a distanza di tutto questo tempo ne possiamo trovare dei residui nella trama di questo film del 2013, dove Nicole Kidman interpreta la solitaria Evelyn, madre della complicata ragazza India e recente vedova del marito Richard.

Dopo la morte del padre India diventa ancora più chiusa e intrattabile, mentre alla loro porta si presenta il misterioso zio Charlie, da anni lontano da casa e che sembra voler rimpiazzare il padre a fianco di Evelyn.

Ma quando alcune donne, che lo avevano infastidito con domande inopportune sul suo passato, spariscono nel nulla, India capisce che lo zio è in realtà un pericoloso serial killer.

Ancora peggio, anche la ragazza deve scendere a patti con la sua voglia segreta di uccidere, che il padre aveva cercato di aiutarla a controllare; ma ora è finalmente libera da ogni costrizione morale.

Park Chan-wook non perde certo tempo a dividere i personaggi tra buoni e cattivi e Nicole Kidman ha di certo il peso del ruolo più difficile in questa bizzarra tragedia familiare, col sapore classico di film come L’ombra del dubbio di Alfred Hitchcock, dove non a caso vediamo il ritorno a casa di un altro pericoloso zio Charlie.

Altrettanto valida la prova della giovanissima Mia Wasikowska, la cui carriera verrà poi lanciata al top continuando con registi come Jim Jarmusch, David Cronenberg o Guillermo del Toro, un pò come se l’attrice consolidata nello star-system passasse la torcia alla nuova leva del cinema, e che grande coppia sullo schermo!

The Interpreter (2005)

The Interpreter 2005 Nicole Kidman film

Il prossimo film ha un’importanza particolare, essendo non soltanto un ottimo mystery con la coppia vincente Nicole Kidman e Sean Penn; ma anche l’ultima voce nella filmografia dell’ottimo regista Sydney Pollack.

In questo caso, la nostra beniamina diventa Silvia Broome, traduttrice e interprete che lavora ai discorsi dei politici in visita al palazzo dell’ONU a New York.

Una sera, la ragazza rimane oltre l’orario e per caso ascolta una conversazione in Matobiano, lingua di origine della sua patria, riguardo un piano per assassinare il presidente Zuwanie.

Infatti, di lì a pochi giorni Zuwanie deve arrivare all’ONU per rispondere alle accuse di brutalità e genocidio del suo esercito; così i servizi segreti le mettono alle costole l’agente Tobin Keller.

Indagando, Keller sospetta che questa storia possa essere un invenzione di Silvia, che ha perso tutta la famiglia nella guerra civile di Matobo e quindi potrebbe volere vedere il presidente condannato.

Tuttavia, quando un killer cerca di ucciderla, Keller si convince delle sue paure e inizia a provare un sentimento sempre più forte verso di lei, qualcosa che va oltre il semplice dovere di proteggerla.

Pollack ci riporta ai tempi del celebre I tre giorni del Condor, aggiornando il sistema all’era moderna con un film dove Nicole Kidman è una anti-femme fatale fragile perfettamente supportata dal silenzioso e impenetrabile Sean Penn.

Se metà dei pregi va alla bravura del regista nel gestire i tempi narrativi nel suo solito stile essenziale ed efficace; allora l’altra metà va di sicuro va alla coppia di punta di questa storia d’amore che non vedremo mai compiersi pienamente.

Un gioco di sguardi che colpisce dal primo all’ultimo minuto, al di là di una trama forse trita e rivedibile in qualche frangente, per uno dei film di spionaggio più intimi e intriganti degli ultimi anni.

Birthday Girl (2001)

Birthday Girl 2001 Nicole Kidman film

Passiamo a un altra storia d’amore con un film dove stavolta Nicole Kidman è Nadia, bellissima immigrata russa che arriva su ordinazione (diciamo così) quando John Buckingham, solitario banchiere inglese, visita un sito internet per cuori solitari.

I primi tempi non sono facili per la nuova coppia: lei infatti non parla inglese, come lui non parla il russo; ma presto trovano a letto un terreno comune dove comprendersi molto meglio.

Tuttavia, passato l’idillio, un giorno si presentano senza invito Alexei e Yuri, un paio di vecchi amici dalla lontana Russia, intenzionati a stabilirsi a scrocco a casa loro a tempo indeterminato.

Davanti all’ovvio rifiuto di John, i criminali lo costringono a rapinare la sua banca; mentre Nadia rivela di capire benissimo la lingua e che questa è una truffa che il gruppetto mette in scena da un bel pezzo.

Così John e Nadia non hanno altra scelta che inseguire i criminali e recuperare il malloppo, prima di finire entrambi ammanettati; e non nel modo che piace a loro quando fanno sesso.

Ad oggi Birthday Girl resta l’unico film diretto da Jez Butterworth, altrimenti sceneggiatore fin dagli anni 90, che in questo caso si ritrova per sua fortuna con un cast di ottimo livello a compensare il budget ridotto.

Oltre a Nicole Kidman, strepitosa senza dire una sola parola per quasi tutto il film, abbiamo un convincente e simpatico Ben Chaplin come uomo qualunque benedetto/maledetto dalla misteriosa ospite russa.

Infine, non dimentichiamo il sornione Vincent Cassel a fare il violento villain di turno, assieme al compare Mathieu Kassovitz che è anche un ottimo regista, oltre che attore.

Romanticismo, un pò di sesso bondage, e ironia interraziale a profusione: non penso serva davvero altro per condire la ricetta di un film perfetto per quello che vuole essere, semplice e diretto.

Eyes Wide Shut (1999)

Eyes Wide Shut 1999 movie

Se prima abbiamo citato l’ultimo film diretto da Sydney Pollack, ora parliamo del ultimo passo nella carriera del supremo Stanley Kubrick, nonche’ anche l’ultima volta che Nicole Kidman e Tom Cruise hanno lavorato assieme come marito e moglie.

E anche in questa storia le due star interpretano Bill e Alice, giovane coppia sposata della classe agiata di New York, apparentemente con un matrimonio perfetto senza una preoccupazione al mondo e la loro piccola bambina.

Se non che, di ritorno da una festa dove sono stati separati a lungo, chiaccherano amabilmente di un elegante signore e due giovani ragazze che ci hanno provato con entrambi; realizzando che nel loro rapporto forse c’e’ qualcosa di non detto che aleggia nascosto senza mai venire fuori.

Stordito dalle rivelazioni della moglie, Bill esce di casa per un lungo viaggio che lo portera’ attraverso le piu’ bizzarre situazioni sessuali tra la fauna variopinta di New York.

Partendo da una vedova eccitata dalla morte del marito e vagando tra prostitute e provocanti ragazze figlie di irosi negozianti, il giovane ingenuo arrivera’ a un misterioso ballo in maschera che non e’ altro che un orgia di lusso per l’elite dominante della citta’.

Kubrick scolpisce quello che apparentemente sembra solo un lungo viaggio senza meta, ma che porta alla luce tutte le differenze tra le classi sociali di un intero paese attraverso le loro manie e tendenze sessuali.

Oltre alla coppia Kidman/Cruise (perfetta al punto da chiederti se interpretino o siano davvero una coppia in crisi) abbiamo anche lo scomparso regista Sydney Pollack di cui prima; in un ruolo cinico e spietato che ci mostrera’ cosa voglia dire veramente avere il potere e decidere della vita e morte altrui.

Un film incompleto, ma comunque imperdibile come canto del cigno di un genio impareggiabile del mondo del cinema.

The Peacemaker (1997)

The Peacemaker 1997 movie

Dopo tanti film così diversi a opera di autori così unici ed originali, passiamo ora a un tipico (ma godibilissimo) action all’americana con gli eroi buoni contro i terroristi cattivi, dove la vera differenza la fa la solita Nicole Kidman in coppia con George Clooney.

Il sexy divo interpreta l’incontenibile Thomas Devoe, colonnello dell’esercito USA che indaga su una misteriosa esplosione nucleare avvenuta in territorio sovietico.

Per contrastare l’emergenza viene messa insieme una task force speciale, di cui fa parte anche la dottoressa Julia Kelly, che si accorge subito che qualcosa non torna quando vede alcuni individui sospetti allontanarsi dalla scena poco prima dell’esplosione.

I sospetti sono in realtà un gruppo insoddisfatto di militari russi, che ha scatenato il disastro per confondere le acque e rubare il resto delle atomiche e rivenderle sul mercato nero al migliore offerente.

Purtroppo la domanda per questo articolo non manca e trovano un cliente interessato in Dušan Gavrić, ex politico jugoslavo che incolpa gli Stati Uniti per la morte della sua famiglia durante la guerra civile e ora vuole vendicarsi con un esplosione nucleare nel centro di New York.

Alla regia abbiamo Mimi Leder, che mette insieme un solido film di esplosioni e inseguimenti che forse non brilla per originalità o qualità nella scrittura; ma di certo riesce a intrattenere sotto ogni altro punto di vista cinematografico.

La suspense rimane alta con buon equilibrio tra azione spettacolare e indagine internazionale dove il goliardico e avventuroso George Clooney si affianca con la più seria e controllata Nicole Kidman in un divertente buddy-movie vecchio stile.

Probabilmente la maggior parte della critica lo giudica come un frullato di clichè e stereotipi tra russi cattivi ed eroici americani buoni, ma che ci volete fare, resta comunque uno spettacolo che ho visto e rivedo sempre molto volentieri.

Da morire (1995)

To Die For 1995 movie

Torniamo nel campo di quello che possiamo definire “cinema d’autore” con un film per la regia di Gus Van Sant dove Nicole Kidman incarna con la sua giovane e immensa bellezza l’irresistibile desiderio di essere famosi a qualsiasi costo.

Infatti, l’attrice interpreta la sexy e ambiziosa Suzanne Stone, tipica ragazza americana insoddisfatta dal marito Larry che sfrutta solo per avere il minimo sindacale di una vita comoda, mentre sogna di sfondare nel mondo della tv.

La ragazza ha l’occasione di mostrare il suo volto sullo schermo come annunciatrice del meteo, ma presto questo non le basta e allora inizia a cercare un servizio di vita vera che le faccia finalmente fare il salto e entrare nella fascia dell’informazione.

Per trovare qualcosa che faccia sensazione, Suzanne prepara un piccolo documentario seguento un gruppo di ragazzi poveri e disagiati; convincendoli con l’inganno ad arrivare alla morte e l’omicidio.

Lo scoop funziona e lei diventa famosa, ma a quel punto il marito vuole che lei molli tutto per tornare in famiglia; non sapendo che sfidando la psicopatica moglie in questo modo ha praticamente firmato la sua condanna morte.

Al solito Gus Van Sant ama narrare le disavventure più diverse ai margini della società con personaggi che sono eterni perdenti e, anzi, sprofondano nel dramma quanto più cercano di uscire dalla loro situazione.

Nicole Kidman è uno spettacolo col suo aspetto innocente e angelico a nascondere la sua agghiacciante e lucida follia, così come altrettanto bravo è Matt Dillon come marito usa-e-getta, attore che invece vedremo come pauroso serial killer in La casa di Jack; oppure l’ancora più ingenuo Joaquin Phoenix agli inizi della sua brillante carriera.

Una splendida poesia nera su quella parte di America non così brillante e piena di sogni, perciò meritevole di essere ascoltata e raccontata.

Ore 10: Calma piatta (1989)

Dead Calm 1989 movie

Concludiamo tornando al principio, con il primo film dove la splendida Nicole Kidman si fece finalmente notare a livello internazionale.

La storia comincia nelle calme acque del pacifico con la classica coppietta sposata in cerca di un periodo di riposo dopo un brutto incidente della moglie.

Ma ovviamente, essendo un thriller, questa pace non può durare a lungo e tutto cambia quando all’orizzonte appare una altra nave che non risponde alla radio e sembra così mal ridotta da essere quasi sul punto di affondare.

Tuttavia la barca non è deserta, perchè si avvicina un giovane ragazzo su una scialuppa di emergenza, ma una volta a bordo non vuole assolutamente raccontare cosa sia successo, sembrando profondamente scosso e spaventato.

Il marito decide allora di andare a controllare di persona, ma ovviamente sarà un tremendo errore perchè il ragazzo è in realtà un pazzo omicida che ha già fatto fuori tutti gli altri passeggeri e ora vorrebbe fregargli la barca per fuggire con la sua bella mogliettina.

Alla regia di questo piccolo gioiellino c’è Phillip Noyce, forse non il più famoso regista della storia del cinema, però qualcuno che difficilmente delude le aspettative.

Dopo alcuni piccoli film per la televisione, Nicole Kidman ha la fortuna di fare il grande salto sul grande schermo con due grandi attori come compagni, in un perverso triangolo di morte e desiderio senza via di uscita.

Sam Neill è sicuramente il migliore del gruppo, interpretando l’eroe tutto di un pezzo che non si arrende mai contro lo psicopatico di turno che invece è l’altrettanto giovane e affascinante Billy Zane, futuro interprete dell’odioso marito su un altra nave in guai ancora peggiori, ma campione di incassi di tutti i tempi: il Titanic di James Cameron.

Sicuramente molti ci aspettavamo un brillante futuro per la Kidman e dopo questa avventura lei non ci ha deluso, dando vita a cosi tanti personaggi con così tanta intensa catarsi e talento che, solo adesso, mi rendo conto che forse citare solo questi undici film non le rende appieno giustizia. Voi cosa ne pensate, siete d’accordo con la mia top 11 oppure avete altri titoli che preferite con questa attrice? Fatemi sapere nei commenti e se poi avete ancora voglia di conoscere tanti altri bei film da guardare, correte a visitare il mio sito personale:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!