Tutti seduti, facciamo l’appello – Si torna a scuola anche al cinema!

Quando si sfogliano le pagine del calendario e il profumo di gesso e delle matite appena temperate riempie l’aria, la frase “ritorno a scuola” porta con sé un senso di anticipazione e nostalgia degno di un film.

Per gli studenti, segna la fine delle vacanze estive e l’inizio di nuovi capitoli pieni di potenziali amicizie, sfide ancora da scoprire con l’emozione ambivalente dell’incertezza.

Viceversa, per gli adulti ripensare alla scuola evoca un turbinio di emozioni che li riporta ai giorni della loro giovinezza, quando la campanella segnava non solo l’inizio delle lezioni, ma anche la fine sempre più vicina di quella libertà che non avrebbero mai più provato tra i mille impegni del lavoro e la famiglia.

La scuola è un crogiolo di emozioni: un luogo dove l’esaltazione di essere giovani, la depressione, l’isolamento, l’amore e l’amicizia si fondono nei corridoi e nelle aule in un arazzo emotivo simile all’ampia gamma di generi cinematografici come la commedia, action, romantico, thriller o persino horror.

Così come ci sediamo nelle aule scolastiche circondati dai nostri coetanei – alcuni amici, altri semplici conoscenti e altri ancora misteri da svelare – i cinema offrono un’esperienza comunitaria simile.

Lì, nelle luci soffuse, siamo seduti in mezzo a un mare di volti, ognuno dei quali reagisce in modo unico alla storia che si svolge sullo schermo. E non dimentichiamo che il cinema, come la scuola, può essere educativo in modi inaspettati. Sotto la superficie del semplice intrattenimento possono nascondersi preziose lezioni di vita, intuizioni e morali che ci accompagneranno per molto tempo dopo i titoli di coda.

Quindi, mentre ci imbarchiamo in questo semestre di film dedicati al “ritorno a scuola”, non consideriamoci superiori come se non avessimo piu’ nulla da imparare. Dopo tutto, l’unica certezza nella vita è proprio la sua imprevedibilità.

Animal House (1978)

Animal House 1978 movie

Animal House non è solo uno dei migliori film ambientati in una scuola, ma anche una delle più grandi commedie del magistrale John Landis che scolpisce nel tempo la sua miscela unica di umorismo e irriverenza.

Ambientata nei chiassosi confini della confraternita Delta Tau Chi, la storia ruota attorno a questi festaioli che vivono per la baldoria e il caos. Alcol, droghe e feste sfrenate con ragazze altrettanto selvagge e disinibite sono all’ordine del giorno, rendendo la confraternita l’epitome della vita universitaria.

Questo piacere dionisiaco è in netto contrasto con i loro rivali, gli Omega Theta Pi, composta dai ricchi e privilegiati che vivono secondo un codice quasi militare. Mentre gli Omega incarnano il conformismo e la disciplina, i Delta rappresentano la pura gioia di vivere e ribellione contro tutte le norme sociali.

È proprio questo spirito ribelle a metterli nel mirino del decano Vernon Wormer, che non vede l’ora di espellere i Delta e li tiene sotto stretta sorveglianza aspettando un passo falso per distruggere la loro confraternita.

Tuttavia, anche nella sconfitta, i Delta hanno la loro rivincita guidati dal grezzo ma irresistibile Bluto – interpretato da John Belushi in quello che è senza dubbio il ruolo della sua vita – che metterà a ferro e fuoco l’intera città’.

Il film è una cavalcata di personaggi indimenticabili, tra cui il fenomenale Donald Sutherland nei panni di un professore hippie e rilassato, e un giovane esilarante Kevin Bacon in una delle sue prime apparizioni al cinema.

Quando si tratta di tornare ai giorni spensierati e gioiosi della scuola, è difficile pensare a un altro film che lo faccia in modo così perfetto come Animal House perché, sia che lo guardiate oggi o che ricordiate la prima volta che l’avete visto, questo cult della commedia rimane intramontabile come sempre.

The Principal – Una classe violenta (1987)

The Principal 1987 movie

Cambiamo genere ma rimaniamo in compagnia della famiglia Belushi, questa volta con il fratello minore, James Belushi. Forse meno famoso ma non meno divertente del defunto fratello John, James interpreta Rick Latimer in questo film action dall’ambientazione scolastica.

Latimer è un insegnante irascibile che deve affrontare misure punitive dopo aver aggredito un collega che inizia a frequentare la sua ex ragazza. Per fargliela pagare, i suoi superiori lo trasferiscono e promuovono a preside della Brandel High, una scuola situata in un ghetto impoverito dove i criminali la fanno da padroni e gli studenti vivono nella paura e nella violenza.

Le cose raggiungono un punto di rottura quando, in seguito alla brutale aggressione di un supplente, Latimer decide che è arrivato il momento di reagire e la scuola si trasforma in un campo di battaglia senza legge dove Latimer affronta i bulli e i criminali assieme all’altrettanto aggressivo bidello Jake Phillips.

Sebbene non ci si debba aspettare lezioni di vita da “The Principal” – un semplice film d’azione con cui si torna ai tempi della scuola degli anni ’80 – il film centra il bersaglio. Diretto da Christopher Cain, noto per il suo curriculum incoerente di successi come Young Guns e fetecchie inguardabili come Karate Kid 4, fortunatamente in questo caso trova una miscela equilibrata di intrattenimento, seppur mettendo da parte qualsiasi sfumatura morale per una storia pompata con testosterone e buffonate da duro.

Oltre a James Belushi, perfetto per il ruolo, aggiungamo la presenza del mitico Louis Gossett Jr., un altro attore di spicco nel cinema tosto e macho di quell’epoca.

Ok, forse non è il film più adatto ai bambini, ma c’è qualcosa di innegabilmente divertente nel vedere i bulli che per una volta vengono bullizzati da qualcuno più folle e crudele di loro.

Scoprendo Forrester (2000)

Finding Forrester 2000 movie

Con il prossimo film, ci spostiamo in una scuola molto diversa: l’antica e prestigiosa istituzione Mailor-Callow.

In netto contrasto con l’atmosfera di lusso delle aule, il protagonista Jamal Wallace è tutt’altro che ricco e privilegiato, essendo nato e cresciuto in un quartiere povero di New York, dove ancora vive con la madre e il fratello.

Tuttavia, lo straordinario talento di Jamal per la scrittura non passa inosservato, tanto da fargli guadagnare la desiderata borsa di studio per questa riservata istituzione d’élite.

Allo stesso tempo, per un caso fortuito, uno scherzo andato male lo porta nell’appartamento di un anziano solitario, noto nella comunità per il suo comportamento da eremita. Tra i due sboccia un rapporto di mutua fiducia, mentre l’anziano aiuta Jamal ad affinare le sue capacità di scrittura mentre lui si reca a trovarlo per fargli compagnia.

Come scopre successivamente, il suo nuovo amico è il celebre William Forrester, autore vincitore del Premio Pulitzer scomparso dalla vita pubblica dopo aver pubblicato il suo primo e unico libro rivoluzionario.

Entrambi accettano di mantenere i segreti dell’altro, ma la vita a Mailor-Callow non è facile per Jamal e il suo background socio-economico diventa presto un bersaglio, anche da parte di un professore deciso a sabotare il suo lavoro.

Il regista Gus Van Sant rivisita i temi centrali di Will Hunting, rielaborandoli pero’ nel regno della scrittura e del classismo americano.

L’esordiente Rob Brown si dimostra più che all’altezza della leggenda del cinema Sean Connery, in coppia per una narrazione esteriormente semplice ma internamente complessa, dura e delicata allo stesso tempo.

Purtroppo, il film ci ricorda che per troppe persone il denaro e la posizione sociale hanno ancora la meglio sulle vere virtù della vita, ma se non altro almeno nella fiction possiamo ancora sperare nel lieto fine.

School of Rock (2003)

School of Rock 2003 movie

Precipitiamo (volentieri) nuovamente nel regno della commedia con l’esilarante School of Rock, interpretato dall’effervescente eterno bambino Jack Black.

In questo caso, Jack veste i poveri e stracciati panni di Dewey Finn, musicista scatenato e a corto di soldi che, nel disperato tentativo di pagare le bollette, si finge supplente e ottiene un lavoro temporaneo in una prestigiosa scuola elementare.

Naturalmente, Finn non ha alcuna idea dell’insegnamento convenzionale, quindi fa quello che sa fare meglio: introduce i bambini al grande e rumoroso mondo della musica rock. In breve tempo, Finn si guadagna la fiducia e l’ammirazione degli altri insegnanti, la preside, e ovviamente i suoi studenti, arrivando addirittura a formare una piccola rock band.

Tuttavia, la verità sulla sua identità e sulle sue intenzioni è destinata prima o poi a venire a galla, ma non prima che questi talenti in erba abbiano la possibilità di esibirsi in un grande concorso musicale.

Nel variegato catalogo di opere dell’eclettico regista Richard Linklater, School of Rock e’ forse il suo film più convenzionale, ma per fortuna, essere semplice non significa affatto essere noioso.

Al contrario, probabilmente questo è uno dei più coinvolgenti e divertenti film della sua originale filmografia, o almeno quello che ha avuto più fama presso il grande pubblico.

Naturalmente, il successo del film non è solo merito della sua regia, ma sgorga anche dalle vene della sconfinata energia del leggendario Jack Black, inarrestabile forza della natura che è proprio il tipo di insegnante che tutti vorremmo avere.

Con la sua miscela di fascino, innocenza, divertimento e una colonna sonora che -nonostante il titolo- va anche oltre il rock, questa piccola e semplice perla rimane una delizia cinematografica per il pubblico di tutte le età e il film perfetto da mettere su quando non avete idea di cosa guardare.

Confessions (2010)

Confessions 2010 movie

Allontanandoci parecchio dai precedenti film scolastici, concludiamo con questo inquietante thriller psicologico giapponese incentrato su un’insegnante di scuola media, Yuko Moriguchi.

Poco prima del suo pensionamento forzato, Moriguchi cerca conferme sugli studenti che ritiene responsabili della morte di sua figlia: i giovani Shūya e Naoki, estremamente diversi tra loro, eppure in qualche modo complici inseparabili.

Senza piu’ avere niente da perdere, Yuko si reca per un ultima volta a lezione ma la trasforma in un interrogatorio implacabile e straziante che, ironia della sorte, è anche una confessione della sua vita di delusioni e debolezza, tutto di fronte all’intera classe.

Questa spietata esposizione mette in luce i segreti nascosti nelle famiglie e nelle vite personali di tutti questi giovani studenti, che in classe sono solo facce annoiate e sedute l’una accanto all’altra ogni giorno, ma per una volta sono costretti a conoscersi veramente senza menzogne.

Cosi’, spiando all’interno delle mura e dell’illusione di sicurezza fornita dalle loro case, scopriamo che le loro vite private sono spesso infernali vicoli ciechi mascherati da paradiso.

Il regista Tetsuya Nakashima sfida ogni norma narrativa, avvolgendo la storia in un’atmosfera intensa e cupa per una tragedia che brucia lentamente attraverso tagli rapidi e tante sottostorie differenti, incorniciati da una fotografia minimalista ma così elegante e sofisticata da scontrarsi con la diabolica e crudele oscurità dei personaggi.

Tutti i giovani attori offrono interpretazioni convincenti e fuori dagli stereotipi, ma senza dubbio su tutti spicca la protagonista, Takako Matsu, con un ruolo passionale, inquietante e ossessiva che allo stesso tempo e’ anche perfettamente calma e lucida nella sua determinazione a scoprire la verità.

Come spesso capita, il cinema orientale e’ sempre più libero dalla morale spicciola dell’occidente, riuscendo a scavare negli angoli più oscuri delle nostre anime e mettendoci faccia a faccia contro un lato di noi stessi che preferiremmo non conoscere mai. Proprio per questo, ecco perche’ spesso andare al cinema e’ una lezione da non sottovalutare. Nel frattempo, se avete bisogno di riempire il diario con nuovi titoli che potreste avere perso, potete come sempre visitare il mio sito personale:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!