Come vediamo negli stupidi ma coraggiosi supereroi che stiamo per raccomandare nei film di oggi, a volte da un grande potere derivano dei grandi imbecilli.
Questi personaggi hanno spesso le stesse abilità straordinarie dei loro più famosi cugini Marvel o DC, mettendosi in gioco sprezzanti del pericolo senza considerare le conseguenze.
Purtroppo dovrebbero considerare eccome le conseguenze, visto che data la deficienza intellettuale spesso combinano più casini di quanti effettivamente ne risolvano.
Tuttavia, lo spettacolo cinematografico del tradizionale action/fantasy sovrumano non viene meno e spesso anzi amplifica lo stupore generale di una storia che non possiamo prendere sul serio neppure per una frazione di secondo.
Questo sottogenere del genere più famoso e duraturo del cinema spesso ci cattura per il puro valore di intrattenimento che noi, come spettatori, accettiamo più che volentieri, sospendendo la nostra incredulità e gioendo dell’esilarante corsa nella demenzialità più totale.
Premesso tutto questo, siete pronti a indossare i costumi più stupidi mai visti e incontrare alcuni dei supereroi più improbabili che abbiano mai messo i loro stupidi faccioni sul grande schermo di un film?
Fate attenzione, perchè questi colossali cretini hanno tante probabilità di salvarvi quanto di farvi fuori o incasinarvi ancora di più, diciamo cinquanta e cinquanta.
Indice
Super – Attento crimine!!! (2010)
Iniziamo con il film che segnò un punto di svolta nella carriera del visionario James Gunn, il quale successivamente passò dalle godibilissime casarecce produzioni low-budget della Troma Entertainment ai grandi blockbuster Marvel e DC come I guardiani della galassia o The Suicide Squad.
In questo caso lo stupido ma inarrestabile supereroe di questo film è Rainn Wilson, volto noto agli amanti della demenziale ed irriverente famosa serie The Office.
L’attore interpreta lo sfortunato Frank Darbo, marito in solitaria sofferenza che non riesce ad accettare di essere stato scaricato dalla bella moglie Sarah.
Per il lungo isolamento e esasperato dal fatto che Sarah si è messa con il rude spacciatore Jacques, Frank decide di passare all’attacco e difendere la giustizia, indossando gli sgangherati panni di Saetta Purpurea.
Inizialmente deriso sui social e picchiato selvaggiamente dagli uomini di Jacques, lo svalvolato eroe trova poi il favore del pubblico e la giovane aiutante Libby, progettando infine un assalto direttamente nella tana degli spacciatori per riprendersi sua moglie.
Ormai tutti conosciamo lo stile di James Gunn, una miscela unica di infantile gioia ed innocenza con scoppi di sanguinaria e spietata violenza; quasi fosse un bambino psicopatico che si diverte un mondo a giocherellare con le folli storie dei suoi folli personaggi.
Rainn Wilson interpreta il ruolo della vita con un supereroe sociopatico di cui tutti aspettiamo il ritorno, suggerito in un possibile universo collegato con Brightburn, gustoso horror che proponeva un originale violentissimo piccolo Superman malvagio.
Altrettanto convincente è la sexy Ellen Page (oggi diventata il signor Elliot Page) che prende in giro simpaticamente tutte le ragazze fissate ossessivamente coi cosplay di fumetti o videogiochi.
Una storia che portò al grande pubblico uno dei registi più amati dei nostri giorni, che fortunatamente non perderà la sua energia passando al mondo dorato di Hollywood.
Superlópez (2018)
Avendo menzionato Brightburn, giovane e letale incarnazione di Superman, ora dobbiamo parlare di un altro supereroe completamente scemo con le stesse radici del celebre uomo d’acciaio di Krypton.
Questa volta tutto inizia sul lontano Chiton, dove un brillante scienziato sviluppa l’arma definitiva per vincere la dittatura che soffoca il pianeta: un soldato geneticamente superiore in grado di ribaltare da solo le sorti della battaglia.
Tuttavia, il bambino ha bisogno di tempo per crescere in sicurezza, così lo scienziato lo scarica sulla Terra dove, a causa di un errore imprevedibile, la navicella manca il punto di atterraggio e finisce in Spagna, venendo raccolto e adottato dai Lopez, un’umile famiglia che gestisce una piccola officina.
Il piccolo Lopez cresce e diventa un comune impiegato d’ufficio, conducendo un’esistenza tranquilla e sfruttando a volte i suoi talenti sovrumani, cercando di non farsi riconoscere.
Tuttavia, intervenendo per salvare i passeggeri durante un incidente in metropolitana, l’esercito del dittatore di Chitón viene a conoscenza della sua esistenza e invia i suoi soldati per catturarlo e/o distruggerlo per sempre.
Il regista Javier Ruiz Caldera mette in scena una super commedia spagnola, piena di allegria sfrenata (e di parolacce e volgarità gratuite) con tante assurde scene d’azione con ottimi effetti speciali e demenzialità assortita, dove la ciliegina sulla torta è lo stupido atteggiamento da ragioniere del supereroe Lopez, interpretato alla perfezione dal comico di razza Dani Rovira.
Altrettanto sciocco e imprevedibile è il suo nemico numero uno, Ágata, un’aspirante dittatrice interstellare inviata sulla Terra per dargli la caccia e interpretata dalla sexy e simpatica Maribel Verdú.
Insomma, ecco a voi un film più che dignitoso che nasce dalla mente geniale del fumettista Juan López Fernández, il quale prende per il culo senza pietà i più famosi colleghi a stelle e strisce.
Origini segrete (2020)
Restiamo in Spagna, spostandoci nella caotica Madrid, dove l’appena arrivato ispettore David Valentín deve affrontare una serie di orrendi e inspiegabili delitti.
Fortunatamente, può contare sulla lunga esperienza ed intuito di Cosme, collega in pensione che vive assieme allo stupido ma bonaccione figlio Jorge, fanatico di super eroi e proprietario di una piccola bottega di fumetti.
Inoltre, Jorge è grande amico di Norma, affascinante boss della Sezione Omicidi e anche nuovo capo di Valentín, nonchè una appassionata inarrestabile di cosplay.
Quando Cosme si porta a casa alcune foto dei delitti, con la conoscenza enciclopedica dei fumetti di Jorge capisce che l’assassino sta inscenando in modo macabro le origini di alcuni dei più famosi supereroi come l’Incredibile Hulk, Iron Man e soprattutto Batman.
Infatti, anche lo stupido ispettore Valentín ha assistito da giovane all’omicidio dei genitori fuori da un cinema, proprio come il celebre eroe di Gotham City; e lo scopo finale del killer è spingere il poliziotto a indossare un costume e diventare un supereroe.
Il regista David Galán Galindo si tuffa in una piscina di rimandi e citazioni, unendo l’enfasi infantile ed entusiasta degli amanti dei fumetti con un’estetica thriller/horror alla Seven, sia nella fotografia che nella violenza surreale degli omicidi.
Fortunatamente, l’atmosfera cupa è sempre moderata da una brezza rinfrescante di ironia, portando in scena la solida sceneggiatura di Fernando Navarro che ha dei buoni momenti di tensione e mistero.
Altrettanto efficace è la strana coppia col serioso Javier Rey affianco al goffo e sfaccendato Brays Efe; moderati dalla sexy Verónica Echegui in un trio che non mi dispiacerebbe rivedere in un possibile seguito.
Insomma, Origini segrete è quell’oasi di relax di cui ha bisogno ogni appassionato di supereroi, per ricordarci di non prenderli mai sul serio e imparare ad apprezzare anche il sano e semplice intrattenimento.
Supereroe per caso (2021)
Concludiamo con una dolce vacanza nell’action di avventura e commedia di questo film francese dove il protagonista, il giovane Cédric, è un attore squattrinato che sogna la grande svolta per arrivare al cinema che conta.
Purtroppo, dopo aver girato un imbarazzante spot pubblicitario sui preservativi, vive nel perenne disagio tra amici e familiari, situazione che era già delicata ancora prima.
Infatti suo padre è un alto ufficiale di polizia e lo ha sempre scrutato dall’alto in basso ogni giorno come una immensa delusione; mentre sua madre, ancora peggio, ha voluto il divorzio dopo essersi messa insieme con il suo migliore amico.
Tuttavia anche in questa valanga di sfiga arriva un colpo di fortuna, quando la sua agente riesce finalmente a trovargli un ruolo da protagonista in un cinefumetto.
A quel punto Cédric si rimette a nuovo, preparandosi per le numerose scene d’azione, senonchè il primo giorno di riprese si schianta contro la vetrina di una banca guidando la potente auto modificata appositamente per il film.
L’attore sopravvive allo stupido incidente, ma non ricorda più nulla del suo passato e avendo ancora addosso il costume di scena, pensa di essere un giustiziere a cui hanno rapito moglie e figlio, iniziando la sua incredibile avventura da supereroe.
La star indiscussa di questo divertente salsa eroica alla francese è Philippe Lacheau, regista e protagonista di questa giostra di scemenze continua che si butta giù tutta di un fiato, senza sentire di avere perso tempo arrivati ai titoli di coda.
Ovviamente abbiamo ancora citazioni a profusione come la parata degli eroi nel finale che ricalca in modo demenziale quelli gli Avengers; con la simpatica Élodie Fontan verde come la sexy Gamora dei Guardiani della Galassia e gli imbranati Tarek Boudali e Julien Arruti, irresistibili nella loro parodia artigianale di Iron Man e Capitan America.
Insomma una chiusura perfetta per questo articolo, dove voglio semplicemente dire quanto amiamo i supereroi americani e ancora di più ci piace prenderli in giro; essendo tutt’altro che film perfetti o l’essenza del cinema, ma capaci come pochi altri di solleticare le nostre fantasie più infantili e quindi più che meritevoli di far parte del grande arcobaleno dei tanti generi della settima arte. Se poi volete altri consigli su cosa guardare nelle sempre più fredde ed uggiose serate d’autunno, potete sempre visitare il mio sito personale:
