Giorgia Bazzanti: “Rossa come le streghe” Feat. Michele Monina

Dalla visione di due artisti straordinari e fuori dagli schemi- Giorgia Bazzanti, autrice, interprete, attrice e art director & Michele Monina, giornalista, scrittore, autore televisivo e noto critico musicale – nasce un progetto pregiato, rappresentato dal singolo “Rossa come le streghe“. Un brano che lega il fascino dello spettacolo teatrale alla magia d’antan delle canzoni d’autore. Attraverso pensieri, riflessioni e confessioni, sull’universo femminile di ieri, oggi e domani. Sotto il comune denominatore del colore “Rosso”.

giorgia bazzanti - la copertina del nuovo singolo

Per la mia parte della storia, il progetto del brano “Rossa come le Streghe”, come nei migliori racconti inerenti al mondo della magia, è iniziato con un piccolo mistero.

Conosco e seguo il percorso artistico di Giorgia Bazzantil’artista ospite di questa settimana di “Masterclass”, la rubrica di Zetatielle Magazine che si occupa delle eccellenze della musica italiana – da tempo.

Con particolare attenzione da quando entrambi siamo stati inseriti nella pubblicazione del prestigioso album “Benvenute“, prodotto da Chiara Raggi per Musica di Seta. Un disco realizzato con la supervisione del critico musicale Michele Neri, e recensito su una intera pagina della storica rivista “Vinile“, nell’Aprile del 2021.

Un album tutto al femminile, descritto da dodici artiste raffinate: Ilaria Pilar Patassini, Francesca Incudine, Flo, Giulia Pratelli, Sarah Stride, Eleonora Betti, Veronica Marchi, Katres, Marlò, Paola Rossato.

Tra i brani anche “Tabula rasa“, della superba Ilaria Porceddu – che ho avuto il piacere di scrivere con Ilaria e Francesco Gazzè – e la delicata “Famme giocà” di Giorgia Bazzanti, firmata da Giorgia e Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori.

Mi ha fatto quindi immenso piacere quando Giorgia mi ha contattato per parlarmi di questo suo nuovo progetto.

«Ho un brano speciale. Che rappresenta chi sono io, oggi. Cerchiamo un arrangiamento particolare, che si muova tra lo charme della canzone d’autore e le suggestioni dei monologhi teatrali. Ma non posso svelarti con chi sto lavorando. E devo premetterti, a malincuore, che potremmo non sceglierlo, alla fine di tutto il lavoro. Perché siamo davvero alla ricerca di qualcosa di prezioso».

Mistero.

Ho sempre ammirato la bellissima voce di Giorgia e il suo percorso artistico, in equilibrio tra cantautorato ricercato e teatro. E ho sempre amato le sfide. Quindi le ho chiesto di mandarmelo.

E mi sono innamorato del brano al primo ascolto, nella sua versione voce e chitarra. Pura Magia.

giorgia bazzanti in primo piano, lunghi capelli rossi, vestita di scuro

“Rossa come le Streghe”: il pensiero di Gae Capitano

“Rossa come le streghe” è una canzone che arriva come un pugno nello stomaco e, al tempo stesso, come una carezza.

È un viaggio interiore, fatto di riflessioni e confessioni. Dove la protagonista, Giorgia, si mostra senza pudore. Attraverso un monologo che abbraccia le tematiche dell’universo femminile. Parlando in prima persona, ma evocando immagini e pensieri che appartengono a tutte le donne del mondo.

“Mi vedi chiara come il freddo, mi chiedi ancora ciò che penso, ma io non cerco consenso, e conta solo ciò che sento” […] Imparo dalle attese e dal silenzio, come se ci fossi io al centro, fiera come una gatta, che non vuole tornare dentro”

Un viaggio che racconta anche delle donne viste attraverso gli occhi degli uomini. Che nel corso della storia ne hanno fatto, ingiustamente, sante o streghe.

Un testo importante. A tratti duro e spietato. In altri sensuale, tenero, filosofico e introspettivo.

La voce di Giorgia Bazzanti è emozionante.

Impeccabilmente tecnica, e dalla pasta sonora cristallina, ti accompagna dolcemente nelle immagini che il testo materializza, come in un film immaginato. Ma nei momenti di tensione, musicale o letteraria, diventa tagliente come un rasoio. E ti arriva sottopelle.

Giorgia – con le sue iridi dai riflessi smeraldo e i suoi riccioli rossiimmortalata nei magnifici scatti di Brian Zurich, sembra rubata a un’opera d’arte.

La Danae di Gustav Klimt, la regina di The Accolade di Edmund Blair-Leighton, o la Maria Maddalena nella grotta di Jules-Joseph Lefebvre.

Una figura che sembra emergere dal passato, avvolta da un alone misterioso. Ma contemporaneamente iconica come una modernissima eroina della Marvel. Somigliante alla disneyana principessa Meride o, con il suo look dark, all’impersonificazione di un animēshon Giapponese.

Qualunque sia l’immagine con cui vogliate percepire la sua essenza, nelle mani di Giorgia Bazzanti anche una canzone assume un’aura speciale.

Rossa come le streghe” sfida gli stereotipi, i tabù e i luoghi comuni. Incarnando quei tratti di sensualità, emancipazione e ribellione appartenenti all’universo femminile, custodi del mistero più grande (quello della vita) e dell’ignoto, di cui le Streghe sono state rendez-voùs dell’immaginazione per secoli.

Dal Macbeth di Shakespeare, alla leggenda arturiana di Morgana Le Fay, fino alla Circe di Omero.

rossa come le streghe

È nato così, seguendo l’istinto – e affascinato dal senso generale di bellezza che permea questo progetto- l’arrangiamento di “Rossa come le streghe”.

«Che non è stato foggiato inseguendo ricercatezze strumentali o tecniche, ma dando piuttosto voce alla consapevolezza di avere tra le mani un piccolo diamante autorale. Che lo spessore della scrittura, e l’avvincente interpretazione di Giorgia, fanno brillare ancora di più».

«Il modus operativo è stato affidare la struttura armonica a un pianoforte e la dinamica emozionale a una piccola ensemble orchestrale. A tratti minimale. Impreziosita da effetti sonori che appartengono più al mondo del teatro e del cinema, che a quello canonico della canzone».

Il risultato, Giorgia, l’ha accolto con un pianto. E mi ha telefonato per dirmelo. Un gesto che ho apprezzato. Perché ammiro le persone che non hanno paura di mostrarsi.

Ed è sempre un regalo quando incontri un’anima che parla il tuo stesso linguaggio.

Il mistero svelato

Il mistero della figura dietro le quinte nella produzione di “Rossa come le streghe”, di cui parlavo all’inizio dell’articolo, era la presenza dello scrittore e critico musicale Michele Monina.

Che ha scritto il bellissimo testo della canzone a quattro mani con Giorgia.

Un piccolo capolavoro.

E che ha accolto il singolo in “Anatomia Femminile”, la sua iniziativa dedicata alla nuova scena del cantautorato femminile italiano, curata in collaborazione con Zoe Vincenti, ritrattista e reportagista molto legata al tema dell’identità femminile.

Con Monina, in tanti anni di professione, ci eravamo sempre e solo sfiorati attraverso le sue recensioni a mie canzoni.

Sempre benevoli. Un piccolo fregio di cui sono sempre andato fiero.

Perché Michele Monina è un ascoltatore libero. Intelligente, preparato e severo, con un background di ascolti musicali immenso e la rara natura (meravigliosa o antipatica, dipende da che parte delle sue critiche stai) di dire sempre quello che pensa.

Di lui ho sempre ammirato –oltre il dono della scrittura, naturalmente – l’umiltà di saper tornare indietro sui suoi passi, e ammetterlo, quando cambia idea su un artista.

michele monina in un collage di immagini

Michele Monina: una poliedrica, acuta, visione sul mondo della musica delle parole.

Monina è uno scrittore, giornalista, direttore artistico, critico musicale e autore televisivo.

Parlare dei suoi innumerevoli lavori è praticamente impossibile, e per questo vi rimando alla sua biografia ufficiale su wikipedia.

Vi ricordo però la sua grandezza intellettuale menzionandovi semplicemente:

le biografie di Vasco Rossi, Lady Gaga, Jovanotti, Garbo, Roberto Saviano, Valentino Rossi, Michael Stipe, Fabri Fibra, Caparezza, Laura Pausini, Lucio Dalla, Myle Cyrus.

Le traduzioni di opere di autori come Lou Reed, Nick Cave, Chuck Palahniuk, Richard Paul Russo e Eminem.

E le sue opere letterarie personali di scrittore: Una notte lunga abbastanza, Furibonde giornate senza atti d’amore, Anime @ losanghe, Tangenziali, Milanabad, 10 Modi per diventare un Mito (e fare un sacco di soldi), e i saggi su Papa Francesco e Papa Benedetto XVI.

Come autore televisivo ha ideato il programma Stasera niente MTV presentato da Ambra Angiolini, ed è stato speaker e autore del programma Ritratto d’artista, biografie in FM, per Radio Inblu.

Come critico musicale ha scritto su Tutto Musica, Rolling Stone, Rockstar, e come reporter per GenteViaggi, V&S, GQ, Marie Claire.

Ha lavorato come giornalista per Avvenire, Corriere Adriatico, il Messaggero e El Pais. E le versioni online de Il Fatto Quotidiano e Linkiesta.

È attualmente uno dei principali redattori di OM Optimagazine, il giornale on line di Optima Italia.

michele monina seduto a un pianoforte a coda di legno bianco

“Rossa come le Streghe”: il pensiero di Michele Monina

«Passo le giornate a occuparmi di musica, ascoltandola, analizzandola, raccontando quel che ci gira intorno. A volte, raramente, anche andando oltre. Questa è una di quelle volte. Giorgia Bazzanti ha il raro dono di emozionarmi cantando, figuriamoci cantando di donne e streghe».

«Ho conosciuto Giorgia di persona dentro un teatro, l’Elfo Puccini di Milano, in occasione di Rock Down. Già la conoscevo come artista, che stimavo. Dentro un teatro è nato poi lo spettacolo di Giorgia che porta lo stesso nome di questa canzone, uno spettacolo di canzoni e parole, in parte parole mie».

«Naturale, quindi, credo, che prima o poi tutto ciò finisse dentro una canzone, che parlasse di donne e quindi di streghe e che mettesse insieme parole e note sue e mie».

«Gli incontri non capitano mai per caso».

E il risultato di questo incontro – tra le personalità, il pensiero, le parole e la musica di questi artisti fuori dai canoni comuni – è un brano originale e di grande spessore.

Che Michele Monina ha voluto introdurre con l’evocativo monologo che funge da incipit. Da lui scritto e recitato:

«Strega comanda colore – Quando ero piccolo c’era questo gioco / di quelli che si potevano fare senza spendere soldi / Bastava solo trovarsi tra amici / Strega comanda colore- Dove chi giocava doveva cercare il colore comandato dalla strega / Strega comanda colore rosso, oggi / Perché rosso è il colore della strega / Rossa di capelli / Rossa era Lady Godiva, rossa era Giovanna D’arco / Streghe che sfilano per strada trasformando i guardoni in ciechi / Streghe che parlano con Dio e bruciano in un rogo / Rosso di fiamma, rosso di passione, rosso di sangue/ Quello dei femminicidi / Come quello segno di una verginità perduta e esibita / Rosso anche di mestruo / Rosso di femmina che diventa donna, e di donna che è donna perché può fare figli / Strega comanda colore / Rosso – Comincia a correre».

michele monina rappresentato in un disegno

Giorgia Bazzanti: la purezza dell’arte

Cantante, cantautrice, autrice, attrice, performer, artivist, educatrice ed operatrice culturale, vocal coach. Founder & director del G StudioLab, vocal studio e studio di produzione, con partnership di rilievo a livello nazionale e promotore di eventi artistici e culturali.

Laureata in Lettere, studia pianoforte (esibendosi a soli sei anni a “La Banda dello Zecchino d’Oro” su Rai 1), teatro e canto con grandi professionisti dello spettacolo, conseguendo dei master di perfezionamento artistico in accademie da nord a sud d’Italia (come NAM, Accademia Spettacolo Italia, VMA, etc.) e diplomandosi con il massimo dei voti presso l’Accademia “La Voce” (Roma).

Cura progetti in ambito artistico, musicale, culturale, sociale per scuole e strutture varie (etichette discografiche, eventi, festival, giurie di contest italiani ed europei), e si divide tra concerti, didattica, teatro, performance ed eventi culturali, in particolar modo riferiti alla condizione femminile nel mondo della musica, dello spettacolo e della società in generale, e legati alla cultura del rispetto e della parità, indagando tematiche come identità, consapevolezza, corpo, stereotipi, linguaggio.

Collabora, ha aperto concerti e condiviso il palco con importanti nomi della musica italiana.

E’ vincitrice di “Palco Aperto Roma” e viene scelta da Eugenio Finardi per aprire alcuni suoi concerti, duettando inoltre con lui (Fibrillante Tour).

giorgia bazzanti in una foto in bianco e nero

Scrive rubriche per vari magazine ed è ora su Piacere Magazine con Chiave di G.

Nel 2015 apre un concerto di Nathalie (X Factor 4) e pubblica l’ep “Quarto di luna“. Nello stesso anno, è tra i selezionati per Musica Ribelle Lab a Livorno, con la TodoModo Music-All ed Eugenio Finardi.

Da fine 2016 inizia a collaborare con lo storico bassista, bandleader e produttore di Francesco De Gregori, Guido Guglielminetti, e pubblica inizialmente due singoli (“Guerra e baci” e “Le finestre non dormono mai“).

Nel 2017 è finalista nazionale ad Area Sanremo e rientra inoltre nei Top 20 di Area Sanremo Tour Videoclip.

Nel 2019 è semifinalista nazionale al Premio Pierangelo Bertoli, apre un concerto dei New Trolls (Of New Trolls Live Tour), vince il Premio Terza Classificata e il Premio della Critica al Pop Rock Music Fest, è finalista nazionale al Premio Mimì Sarà e vince il Premio Seconda Classificata al Premio Valentina Giovagnini.

L’11 novembre 2019 esce con Non eri prevista, un album frutto di collaborazioni importanti (musicisti De Gregori, Fossati, etc) e prodotto dalla psr factory, l’etichetta discografica di Guglielminetti.

Nel 2020 viene inserita tra le “Eccellenze umbre”, e in varie pubblicazioni nazionali.

È protagonista di live, incontri culturali anche con studenti, interviste e recensioni, ed ottiene apprezzamenti da pubblico e critica, anche in occasione della candidatura alle Targhe Tenco.

Vince il Premio Seconda Classificata al Premio Gianmaria Testa – sezione Parole e Musica del 41° Premio Letterario Internazionale “Città di Moncalieri” 2020. Nel 2021 è tra i selezionati alla prima delle due fasi del Premio “L’artista che non c’era”.

È tra le dodici cantautrici italiane dell’album “Benvenute” e collabora con la direzione artistica di Musica di Seta fino al ’22. Partecipa con il suo brano-interlude “Oceani” alla produzione audiovisual europea “The Past For The Future” – Arts and Fundamental Rights in Europe con prima presentazione a Varsavia.

giorgia bazzanti, vestita di scuro in concerto

“Rossa come le Streghe”: il pensiero di Giorgia Bazzanti

«Chiamo questo brano in due modi: “canzone manifesto” – perché esprime tutto ciò in cui credo e non credo – e “singolo di fuoco” – perché avviene in un modo particolarmente diretto – e non avrebbe potuto avere altro titolo… “Rossa come le streghe”.

Un pezzo che arriva in un momento di grande cesura e che porta ancor più a compimento il mio voler strappare stereotipi e pregiudizi riguardanti la tematica del femminile perché è il fil rouge di ogni cosa che faccio a livello artistico e a livello professionale più generale perché sono anche un’educatrice e operatrice culturale e sostengo una cultura della parità e del rispetto che coinvolge linguaggio, musica, corpo, pensieri… Ma anche a livello privato, in un dialogo con il maschile così importante e decisivo.

Un manifesto di quello che racchiude ciò che è associato al colore acceso che ho scelto, il rosso: passione, vita, decisione, fuoco».

giorgia bazzanti e michele monina
Giorgia Bazzanti e Michele Monina

«Una canzone scritta anche con una buona dose di sofferenza mista a resilienza (nel senso meno inflazionato di questo termine ma, anzi, nel suo senso più pieno ed originario) perché nasce da un corpo dolorante che, proprio nel dolore, si è accorto di esistere ancor più e che poi ha ritrovato ancor più libertà e forza, dal diritto sacrosanto di auto-affermarsi, dal riconoscere un’umanità che chiede di essere accettata, dalla consapevolezza del potere che risiede nella voce e nelle parole.

Un singolo nato dapprima come spettacolo teatrale: l’incontro con Michele Monina è stato decisivo perché mi ha fatto ricordare quanto fosse necessario riacquisire una mia interezza e quanto sentissi il bisogno e il desiderio di tornare ad unire il mio essere una cantautrice ad essere anche una performer e dunque non solo voce cantata. Quanto fosse anche necessario tornare ad attingere ad un immaginario tra mito e leggenda, anch’esso parte del mio background. E sono grata di un featuring che dà ancor più valore al pezzo e che per me è anche una dichiarazione di stima e dunque ancor più una responsabilità.

Ad impreziosire il tutto, l’incontro ulteriore con la sensibilità e le sonorità di Gae Capitano che ben esprimono un legame con il bagaglio che porto sempre con me (sia legato alla canzone d’autore/autrice sia di atmosfere quasi appartenenti ad una dimensione “altra” e fascinosa) ma che soprattutto definiscono un presente che mi vede appunto “nuova” perché ancora più a focus.

Una strega contemporanea avvolta in sonorità antiche e moderne.

Una canzone, inoltre, come promemoria importante: nel fuoco troppo spesso le streghe sono bruciate… Ora, dal fuoco, rinascono». Giorgia

“Tremate (per l’emozione). Le streghe son tornate. (Ma quelle bellissime)”. Gae

rossa come le streghe - la copertina del nuovo singolo
“Rossa come le streghe” – la copertina del nuovo singolo di Giorgia Bazzanti

Potete seguire Giorgia Bazzanti su Facebook, Instagram, sul sito ufficiale e sul canale YouTube e potete seguire Michele Monina su Facebook, Instagram e X.

Dello stesso autore:

Luigi Antinucci & Il Circolo dei Cantautori

Roberto Puleo. Il mondo della musica perde uno dei più importanti chitarristi italiani

Fabrizio Griffa & Sandro Fiorio: ”L’Antica Officina dei Miracoli”

Sanremo 2024: le pagelle “Masterclass” di Gae Capitano

La musica che gira intorno: “Masterclass” di Sanremo 2024

Paolo Amati: una vita tra Cinema e Musica

The Trip: ritorno al futuro con “Now The Time Has Come”

Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano