Sanremo 2022: come le palle dell’albero di Natale

Tanto tuonò che piovve, o per meglio dire, tanto si spoilerò che venne fuori la verità: Amadeus, messo alle strette, rompe gli indugi e annuncia i big in gara al Festival di Sanremo 2022, durante il telegiornale di prima serata.

Corsa allo scoop

Amedeo Umberto Rita Sebastiani, non deve aver gradito affatto lo scoop di Alfonso Signorini, anzi, nel leggere la lista pubblicata del settimanale scandalistico, deve essersi incazzato proprio di brutto, tanto da modificare il regolamento del Festival, così da poter anticipare di quasi due settimane l’annuncio dei 22 big in gara sui 24 previsti.

Gli ultimi due, è bene ricordare, usciranno dalle selezioni di Sanremo Giovani, che andrà in onda su Rai1 il 15 dicembre, data che in origine era stata scelta per l’annuncio.

Un po’ di “hipe” come dicono gli americani, non fa mai male, anche se mai come quest’anno c’è stata la corsa al Big, tra liste strampalate, tipo “fai da te”, pubblicate da emeriti sconosciuti sui social (della serie “Io so!”), e liste chilometriche, più o meno attendibili, definite da riviste on line (della serie “prendo cento nomi a cazzo e qualcuno lo azzecco”).

I rumors sono diventati talmente rumorosi, che Amadeus ha dovuto porvi rimedio in fretta e furia, tenendo anche conto della figuraccia rimediata lo scorso anno, visto che spoilerò in largo anticipo, alcuni nomi in esclusiva ad un noto quotidiano cartaceo.

20:12

Francesco Giorgino, a metà telegiornale annuncia in pompa magna Amadeus, che sfarzosamente (come il vestito che indossa), comincia a sciorinare i nomi dei Big di Sanremo 2022 (1 – 5 febbraio).

Elisa (wow), Dargen D’amico (rapper milanese), Noemi (vabbè), Le Vibrazioni (#rockmeamadeus), Sangiovanni (tutti a Malibu), La Rappresentante di Lista (c’era davvero bisogno?), Highsnob & Hu (rappers), Ana Mena (ne prendo atto).

sanremo 2022: francesco sarcina (le vibrazioni) in primo piano
Big Sanremo 2022 – Francesco Sarcina (Le Vibrazioni)

20:31

Secondo collegamento e seconda serie di nomi.

Emma (ri wow), Achille Lauro (ma dai, su), Michele Bravi (non mi pronuncio, per ora), Rkomi (rapper), Fabrizio Moro (#rockmeamadeus), Mahmood & Blanco (già vincitori in pectore), Irama (il cocco di Ama), Giusy Ferreri (qui lo dico e qui lo nego: a me piace), Giovanni Truppi (cantautore in ascesa), Aka 7even (rapper, un fuoriclasse).

sanremo 2022: fabrizio moro in primo piano
Big Sanremo 2022: Fabrizio Moro

Museo Egizio

Come nei due anni precedenti, anche per Sanremo 2022, prosegue l’opera di riesumazione: dopo Rita Pavone due anni fa, e dopo Orietta Berti, nella passata edizione, quest’anno Amadeus cala addirittura il poker.

Gianni Morandi: il figlio del calzolaio di Monghidoro, torna a Sanremo dopo due partecipazioni come presentatore (2011 e 2012), due performances da solista abbastanza anonime, 1972 e 1983, e soprattutto dopo la vittoria in coabitazione con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi nel 1987.

Massimo Ranieri: lo scugnizzo ha partecipato al Festival, la prima volta nel 1968, in coppia con I Giganti, e soprattutto lo ha vinto nel 1988. La felicità di tante mamme in giro per il mondo.

Iva Zanicchi: l’aquila di Ligonchio, è la più titolata della truppa: vanta ben tre vittorie al Festival, 1967/69/74 e alla veneranda età di 81 anni, si rimette in gioco. Ok, il prezzo è giusto.

Rettore & Ditonellapiaga: è stata presentata come “Donatella” e questo mi suona strano. Approfondiremo. Per quanto mi riguarda, un gradito ritorno, in coppia con una giovanissima (classe 1997) in un duetto che promette scintille.

big sanremo 2022: mahmood in sala stampa al festival, seduto davanti a dei  fiori, indossa un maglione bianco
Big Sanremo 2022: Mahmood

Perché Sanremo è Sanremo

Per amor di precisione e per dovere di cronaca: lo scoop di Alfonso Signorini si è rivelato un flop (nove nomi azzeccati su sedici). #stendiamounvelopietoso.

Che dire: un cast decisamente più robusto, rispetto alla passata edizione, che comunque aveva a che fare col lockdown.

Ben sette winners di passate edizioni, una corposa porzione di rappers (che mi auguro rappino sul serio), la solita quota di “artisti” web, di cui il Direttore Artistico proprio non può fare a meno, la cui popolarità si basa sui like e sui download, e un gruppo di agguerriti vecchietti.

Per lo meno, il buon Ama, quest’anno ci risparmia Bugo, e soprattutto Colapesce Dimartino, che staranno studiando come copiare “Tu sei l’unica donna per me”, dopo “Figli delle stelle”.

Riserbo assoluto sugli ospiti. A questo proposito c’è da segnalare che qualcuna che ha partecipato come guest in passato, quest’anno sia in gara, e questo mi piace assai.

Sulla carta potrebbe essere pure una edizione interessante, però…c’è sempre un però…come dire…un senso di…

Provo a spiegarlo con una similitudine.

giusy ferreri in sala stampa al festival
Big Sanremo 2022: Giusy Ferreri

L’albero di Natale

Da circa un decennio, il Festival di Sanremo è come l’albero di Natale: si comincia ad addobbarlo con le vecchie palle ben lucidate (quelle che si usavano fin da bambini), si prosegue con quelle comprate nel corso degli anni (magari regalate), e si finisce l’allestimento con dei nuovi addobbi (magari comprati in un web store), glitterati e alla moda.

La cupola dell’albero, cambia tutti gli anni, perché non vuole mai stare dritta, e a forza di sistemarla finisce per rompersi.

L’albero è pronto per essere fotografato e condiviso sui social, ma attenzione: ci sarà sempre qualcuno che rompe le palle.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.