Concerto del Primo Maggio: “L’Italia si cura col lavoro”

Torna domani il Concerto del Primo Maggio. In diretta dalle ore 16.30 alle 19 e dalle 20 alle 24 su Rai 3, Rai Radio2 e Raiplay l’evento causa Covid si svolgerà per il secondo anno di fila senza pubblico. Luogo delle esibizioni degli artisti italiani, e stranieri, è la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Conducono Lillo e Ambra Angiolini con Stefano Fresi.

L’evento

Con l’#1M2021, è il PRIMO!, slogan ufficiale della manifestazione, l’evento è promosso da CGIL, CISL e UIL e prodotto e organizzato da iCompany. Oltre sei ore di musica dal vivo, testimonianze e riflessioni per uno show che non vuole solo far divertire ma anche far riflettere.

Dopo un 2020 straordinario, con le limitazioni dettate dalla pandemia, che ha bloccato il settore della musica, il 2021 non è cambiato. Per questo per la festa dei lavoratori – dal 2015 celebrata con il Concertone romano – va ricordata con lo slogan del Concerto del Primo Maggio “L’Italia si cura con il lavoro”, pensato per l’occasione dalle sigle sindacali organizzatrici. Un messaggio semplice e incisivo con cui si vuole affermare che la ripartenza nel nostro Paese è possibile solo attraverso il lavoro e una campagna vaccinale nazionale diffusa.

Il Concertone ospiterà le riflessioni dei segretari generali dei Sindacati e le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.

Gli artisti

Ci sono presenze provenienti dall’ultimo Festival di Sanremo 2021, come Wrongonyou, La Rappresentante di Lista, Madame, Max Gazzè e the Magical Mystery Band, Francesca Michielin, Fedez, Ermal Meta, Extraliscio, Bugo, Fasma, Willie Peyote, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Folcast, Francesco Renga, Gio Evan, Gaia, Noemi, Ghemon.

C’è l’indie che accomuna alcuni esordienti sanremesi e Margerita Vicario, Vasco Brondi, The Zen Circus, Tre allegri ragazzi morti, Modena City Ramblers. Una cifra stilistica che ha sempre fatto parte dell’evento, accompagnata da star della musica italiana più note come, quest’anno, Piero Pelù, Fabrizio Moro, Gianna Nannini, Edoardo Bennato e Alex Britti. Per far capire che la musica è una sola ed è riunita sotto una sola parola: lavoro.

L’importanza del lavoro

Perché si è capito proprio con la situazione pandemica che il settore tra i più colpiti dalle chiusure ha bisogno di maggiori riconoscimenti. Non solo divertimento: quello è rivolto al pubblico. Ma chi canta su un palco, chi lo allestisce, chi suona e chi organizza fa un lavoro che serve per vivere e che negli ultimi 15 mesi non è stato adeguatamente retribuito.

Sul palco del Concerto 2021 si esibiranno anche Cargo (Roma), Marte Marasco (Milano) e Neno (Torino) che sono i tre artisti vincitori del contest “1MNEXT”, la cui finale si è svolta allo Spazio Rossellini di Roma, Polo Culturale Multidisciplinare Regionale. Durante la diretta Rai, verrà proclamato il vincitore assoluto. Sul palco anche il giovane Y-Not, vincitore del contest della campagna sulla sicurezza stradale di Anas “Guida e Basta”.

La direzione artistica del concerto del Primo Maggio di Roma è curata da Massimo Bonelli che è anche l’organizzatore generale dell’evento. La regia di Rai 3 è a cura di Fabrizio Guttuso Alaimo, mentre l’autore capo-progetto è Massimo Cinque.

Su Rai Radio2, radio ufficiale del concerto del primo maggio, il racconto partirà alle 16.35, per il primo anno anche in visual su RaiPlay: in diretta dal backstage della Cavea con Silvia Boschero e Diletta Parlangeli e dalle 20 con Ema Stokholma e Gino Castaldo. La manifestazione sarà trasmessa in simulcast anche da Rai Radio2 Indie, disponibile nel bouquet Dab+ di Radio Rai, sul digitale terrestre tv e su web e app RaiPlayRadio.

Piccoli spoiler

Qualche anticipazione. Partecipa un tris di artisti riunito nel nome dell’etichetta discografica Mescal. Enrico Ruggeri, appena entrato nel gruppo, arriva sul palco del Concertone del Primo Maggio dopo aver presentato in radio lo scorso 23 aprile il singolo “L’America – Canzone per Chico Forti”.

Ermal Meta, forte dell’esperienza di Sanremo 2021 con il suo terzo posto, eseguirà insieme alla band un assaggio del nuovo album “Tribù Urbana” certificato al primo posto della classifica Fimi, e presenterà anche il nuovo singolo “Uno” che è in radio da oggi, venerdì 30 aprile. 

Infine Bugo, per la terza volta al Concertone romano, porta un estratto rock del suo ultimo lavoro, “Bugatti Cristian”. A breve lancerà anche il nuovo singolo e video di “Come mi pare”.

Il cantautore torinese Neno

Con lui ha l’onore di condividere il palco del Primo Maggio Neno. L’artista in lizza per la vittoria del contest “1MNEXT” è originario di Torino e prova tanta stima per Willie Peyote e Bugo, due dei tanti a cui si ispira e che saranno presenti domani.

Neno, nome d’arte per Stefano Farinetti, arriva a questo traguardo dopo aver partecipato ad Amici 19 e aver pubblicato tre singoli che hanno superato il milione di streaming e ottenuto l’inserimento di tre playlist editoriali di Spotify (Scuola indie, New Music Friday, Graffiti Pop).

Sua anche la partecipazione al Premio Lunezia e al Festival di Castrocaro 2020 in cui is è classificato terzo. È stato anche opening act di Pierdavide Carone ed è stato selezionato come Artista del mese di ottobre 2020 di Mtv New Generation.

Meno cantautore torinese al concerto del primo maggio tra i finalisti del contest 1mnext, ha una felpa bordeux al centro di un casolare industriale

Neno tra i finalisti del contest “1MNEXT”

Domani, sul palco del Galbanino Stage, Neno porterà il suo ultimo singolo “Bla Bla Bla” e la cover di “Non sono una signora” di Loredana Bertè, con una performance a sostegno del ddl Zan.

«Tengo molto a questa esibizione – spiega Neno –. Per la cover ho scelto una versione di cui non ho volutamente toccato il testo di Fossati. Ho messo mano solo all’arrangiamento. Non credo sia mai stata cantata da un uomo e per me rappresenta il mio punto di vista legato al ddl Zan. Del resto, il fatto che io non sia una signora credo si veda, ma se anche volessi diventarlo, se fosse la mia natura, a chi farei del male? E perché dovrebbero farne a me?».

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.