“Bat Out of Hell”: Meat Loaf inventa l’Arena Rock

Nuovo appuntamento con la rubrica “33 giri di ricordi” (quelli che hanno segnato un’epoca): oggi parliamo di “Bat out of hell” di Meat Loaf del 1977.

1977

Il 1° gennaio terminano ufficialmente le trasmissioni di Carosello e la Rai passa al tipo di spot pubblicitario attuale.

A Catanzaro prende il via il processo per la strage di piazza Fontana.

Hanno inizio ufficialmente le trasmissioni televisive a colori della Rai dopo alcuni anni di sperimentazioni, con un ritardo di una decina d’anni rispetto ad altri paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito. Nel corso dell’anno saranno avviate le trasmissioni delle televisioni private locali Tivuesse Telesecolo, Antenna 3 Lombardia, Teleradio Milano 2.

A Roma il segretario della CGIL -Luciano Lama viene violentemente contestato all’Università la Sapienza da gruppi di autonomi e indiani metropolitani, ed è costretto a interrompere il comizio e ad abbandonare la manifestazione. Nasce il Movimento del ’77.

New YorK: si tiene la serata inaugurale dello Studio 54, destinato a divenire il simbolo dell’epopea della disco music.

Gli Homo Sapiens con “Bella da morire” vincono la ventisettesima edizione del Festival di Sanremo.

La Juventus vince il campionato di calcio (diciassettesimo scudetto). Capocannoniere del campionato Francesco Graziani (AC Torino) con 21 reti.

Bad attitude

Nel vasto panorama della musica rock, ci sono album che brillano come gioielli preziosi, catturando l’immaginazione degli ascoltatori con la loro grandiosità e intensità. “Bat Out of Hell” di Meat Loaf è uno di quegli album epici che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Con la sua fusione di rock e teatralità, l’album ha dato vita a un nuovo genere di musica arena rock, conquistando il cuore dei fan di tutto il mondo.

L’album esce quasi in concomitanza con altre tre pietre miliari del nuovo rock americano: “Toto” della super band californiana, “Boston” della omonima band capitanata da Tom Scholz e “Molly Hatchet” esordio del gruppo formatosi in Florida.

Guai a chi non ascolta rock” era lo slogan del nuovo rock made in USA, usato per pubblicizzare i quattro nuovi progetti. Un poker di dischi davvero imperdibili.

Bat out of hell

Pubblicato nel 1977, “Bat Out of Hell” è il secondo album in studio di Meat Loaf, un cantante straordinario la cui voce potente e teatrale ha contribuito a definire l’album stesso. Prodotto da Todd Rundgren e scritto in gran parte da Jim Steinman, l’album rappresenta una miscela esplosiva di rock classico, teatralità e narrazione epica. Con brani come “Paradise by the Dashboard Light“, “Two Out of Three Ain’t Bad” e la title-track, l’album ha catturato l’attenzione degli ascoltatori con le sue melodie travolgenti e le liriche coinvolgenti.

Bat Out of Hell” è più di un semplice album; è un’epopea musicale che racconta storie di passione, amore, desiderio e liberazione. Le canzoni di Jim Steinman sono intrise di emozioni intense e spesso teatrali, creando un’esperienza coinvolgente per l’ascoltatore.

La struttura delle canzoni, spesso divise in parti distinte, aggiunge un elemento narrativo che amplifica l’atmosfera epica dell’album. Ogni brano è un viaggio emotivo, trasportando l’ascoltatore in mondi ricchi di sfumature e sentimenti profondi.

L’album ha rapidamente guadagnato un seguito devoto, dimostrando di essere un disco senza tempo che attraversa le generazioni; ha scalato le classifiche di tutto il mondo e ha venduto oltre 43 milioni di copie, diventando uno degli album più venduti di tutti i tempi.

Il suo successo ha catapultato Meat Loaf e Jim Steinman nell’olimpo della musica rock, rendendoli icone indiscusse.

Back into hell

L’eredità di “Bat Out of Hell” si estende ben oltre la sua uscita originale. L’album ha ispirato generazioni di artisti e ha influenzato il genere dell’arena rock, aprendo la strada a una nuova forma di spettacolo musicale che combinava musica, teatralità e spettacolo visivo.

Le canzoni dell’album continuano a essere eseguite in concerti e adorabili dai fan di tutte le età.

Bat Out of Hell” di Meat Loaf rimane un capolavoro epico dell’arena rock che ha ridefinito i confini della musica e dell’espressione artistica. Con le sue liriche potenti, la voce inconfondibile di Meat Loaf e la produzione teatrale di Jim Steinman, l’album ha creato un’esperienza musicale immersiva che è ancora amata e celebrata oggi. La sua eredità vivrà per sempre nel cuore dei fan e continuerà a ispirare futuri artisti a creare musica che tocca le corde dell’anima umana con la stessa intensità e passione.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.